Covid, a Concorezzo positivi in calo da 323 a 21

contagi_concorezzo.jpgConcorezzo. Dopo il picco di metà novembre, con 323 cittadini concorezzesi positivi al test sul Covid-19, il 2020 si è chiuso con un dato decisamente rassicurante. I contagiati sono scesi a quota 21, un dato che fa ben sperare in attesa della diffusione del vaccino a livello nazionale (informazioni sulla somministrazione saranno comunicate non appena disponibili).

"Buon anno concorezzesi - ha scritto ieri su Facebook il sindaco, Mauro Capitanio - Lato emergenza Covid-19, con i dati scaricati ad oggi (01.01.21) si conferma una tendenza di decrescita dei cittadini positivi. E' il frutto del rispetto delle prescrizioni adottate: è stata avviata la campagna vaccini per il Covid e appena disponibili pianificazioni ufficiali saranno condivise con voi. Continuiamo così".

GIA' 45.000 VACCINATI

Sono 45.667 le persone vaccinate contro il coronavirus in Italia, secondo l'ultimo dato disponibile sul portale online del commissario straordinario per l'emergenza. In testa la Provincia Autonoma di Trento (somministrate 1.730 dosi, il 34,8% delle 4.975 disponibili) seguita dal Lazio (9.301 vaccinazioni, il 20,3% delle 45.805 delle dosi disponibili) e dal Friuli-Venezia Giulia (1.948 vaccinazioni, il 16,3% delle 11.965 dosi a disposizione). La fascia di età più vaccinata è quella tra i 50 e i 59 anni (13.086), seguita da 40-49 (10.475) e da 30-39 (7.972). La fase 1 della vaccinazione, che ha preso ufficialmente il via tra il 30 e il 31 dicembre a seconda delle regioni, interessa operatori sanitari e sociosanitari (al momento sono 40.148 vaccinati), personale non sanitario (2.181) e gli ospiti delle Rsa (3.338).

COSA SUCCEDE DOPO IL 7 GENNAIO

Le regioni che erano in zona gialla (tutte tranne l'Abruzzo) dovrebbero tornare, secondo il Decreto, alle condizioni precedenti la stretta di Natale. Ma si attende ancora la decisione del Governo che dovrà valutare i dati. 

Attualmente è previsto che, dopo il decreto, le Regioni tornino alla fascia di colore assegnata prima del lockdown natalizio, cioè tutte gialle (tranne l'Abruzzo arancione), ma l'andamento del contagio non rende scontato che sia così. Sarà il governo a decidere, la prossima settimana, a seguito delle verifiche effettuate dagli esperti sul nuovo report dell'Istituto Superiore di Sanità. La data della riunione della cabina di regia per il Monitoraggio Regionale non è ancora stata resa nota.

Il report del 30 dicembre indica varie criticità: in particolare, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta, Piemonte, Provincia autonoma di Trento ed Emilia Romagna hanno una probabilità superiore del 50% di superare la soglia critica di occupazione dei posti letto in area medica in 30 giorni, mentre per Lombardia, Trento e Veneto lo stesso discorso vale per le terapie intensive. A questi dati si aggiunge il caso della Sardegna, che ha una classificazione del rischio 'non valutabile' e quindi 'alto', a causa dell'incompletezza dei dati forniti.