"Lasciami stare", carabinieri in via D'Azeglio

conversation-799448_1280.webpConcorezzo. "Lasciami stare!", ha urlato una donna. E un vicino di casa, memore forse dei drammatici episodi di questi giorni, non ha esitato a chiamare i carabinieri. E in effetti, davanti all'ingresso pedonale di una abitazione di via D'Azeglio, qualcosa non stava andando per il verso giusto. Il fatto è accaduto mercoledì sera intorno alle 21,30. 

Secondo una prima ricostruzione sembra che una donna, residente in paese, abbia avuto una accesa discussione con un conoscente, che era stato anche fatto entrare in casa. Poi la situazione è cambiata e la donna lo ha invitato ad andarsene. Le urla sono state talmente forti da insospettire i vicini che, giustamente, hanno avvisato i carabinieri. Sul posto è arrivata una gazzella del Nucleo operativo radiomobile di Vimercate. Quando i militari sono arrivati davanti al civico di via D'Azeglio, l'uomo era ancora in strada e stava suonando al citofono della donna. Al momento non sono stati riscontrati reati. Le due persone sono state invitate identificate e l'uomo è stato invitato a raggiungere la propria abitazione.

LA LEGGE TUTELA LE DONNE

Il provvedimento che più ha inciso nel contrasto alla violenza di genere è la legge n. 69 del 2019 (c.d. codice rosso), che ha rafforzato le tutele processuali delle vittime di reati violenti, con particolare riferimento ai reati di violenza sessuale e domestica, ha introdotto alcuni nuovi reati nel codice penale (tra cui il delitto di deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, quello di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti e quello di costrizione o induzione al matrimonio) ed aumentato le pene previste per i reati che più frequentemente sono commessi contro vittime di genere femminile (maltrattamenti, atti persecutori, violenza sessuale).

Anche la legge di riforma del processo penale (legge n. 134 del 2021) ha previsto un'estensione delle tutele per le vittime di violenza domestica e di genere, mentre la legge n. 53 del 2022 ha potenziato la raccolta di dati statistici sulla violenza di genere attraverso un maggiore coordinamento di tutti i soggetti coinvolti.

 

Nella legislatura corrente, sono state approvate la legge n. 12 del 2023, che prevede l'istituzione di una Commissione bicamerale d'inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere (la Commissione si è costituita nella seduta del 26 luglio 2023) e la legge n. 122 del 2023, che interviene su uno degli aspetti caratterizzanti la procedura da seguire nei procedimenti per delitti di violenza domestica e di genere, ovvero l'obbligo per il pubblico ministero di assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato entro tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato; la citata legge n. 122 prevede che, qualora il p.m. non abbia rispettato il suddetto termine, il procuratore della Repubblica possa revocare l'assegnazione del procedimento al magistrato designato ed assumere senza ritardo le informazioni dalla persona offesa o da chi ha presentato denuncia direttamente o mediante assegnazione a un altro magistrato dell'ufficio.