Panico web, sei di Concorezzo se... oscura il canale (per ora)

seidiconcoseblack.JPGConcorezzo. Sei di Concorezzo se... stai col fiato sospeso. Dopo un anno e mezzo di vita, 2616 utenti attivi e decine di migliaia di post, foto, ricordi e polemiche, la pagina facebook più letta della città si è presa una pausa. Il 20 gennaio, alle 16,19, il presidente della Pro Loco Simone Visentin ha simbolicamente e momentaneamente staccato la spina. La decisione, presa insieme al direttivo, è stata comunicata con la solita intelligente ironia: "Le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile", e come sfondo il colorato globo che segnalava i momenti di inattività dei canali tv.

La decisione - immaginiamo sofferta - è arrivata dopo una serie di incidenti di comunicazione: utenti che si insultavano tra di loro, commenti razzisti o xenofobi a fatti di cronaca, surreali accuse allo stesso direttivo della Pro Loco relative a fantascientifiche politicizzazioni del gruppo, accuse più o meno velate di querele. E così lo stato del gruppo è passato da aperto a chiuso e, da quel momento, stop alla pubblicazione di post. Panico web, serrande abbassate, colpo di straccio al banco del bar.

Che il web abbia bisogno di regole non è mistero. Attraverso questo spinoso passaggio sono passati già i gruppi Sei di Monza se..., sei di Villasanta se... e tanti altri, dove i gestori hanno, volenti o nolenti, dovuto imporre delle regole e dei filtri. Visto che la gente da sola non ci arriva (non tutti, per fortuna). Nelle stesse ore è Facebook in persona ad aggiornarsi, ad esempio, per mettere un freno alla diffusione delle cosidette bufale. Se è vero, poi, che ognuno risponde penalmente e civilmente di quanto scrive (e di offese, illazioni querelabili, odiosi qualunquismi da bar ne sono circolati, inevitabilmente, parecchi), non si può certo pretendere - come hanno fatto alcuni - che il volontariato sociale del direttivo della Pro Loco si trasformi in un secondo ed estenuante lavoro di ricerca, 24 ore su 24, di ogni singolo post o commento di dubbio gusto. Perché l'assurdo a cui si era arrivati ultimamente era la moda di accusare i gestori di non aver censurato commenti o post fuori luogo, mentre nessuno si prendeva la briga di redarguire direttamente i responsabili delle presunte violazioni. Piove, Governo ladro...

Un po' di pausa di certo non fa male. Un bel respiro per capire che quella pagina non è lo sfiatatoio delle più svariate paranoie: se qualcuno ha bisogno di sfogarsi può farsi una bella corsetta, leggersi un libro, contare le mattonelle del campanile della chiesa o in estrema alternativa prendere a testate un muro. Poi, per carità, viva il confronto, la diversità di idee, lo scontro al fioretto, lo sfottò, la critica. Ma con intelligenza, responsabilità, originalità.

Altrimenti che noia. Un gruppo che si vanta di avere il barattolo di Warhol come simbolo non può soffocare nella banalità. Recentemente un lettore aveva postato una nostalgica foto di un flipper, chiedendo dove si trovasse anni fa. Sembrava di sentire il rumore delle biglie metalliche, di vedere le luci impazzire, di sentire il "toc" della partita vinta. Il tutto in chiave concorezzese, commenti compresi, come da spirito originario del gruppo. La foto del flipper, però, era muta. Perché la spina adesso è staccata. Forza Vise, Bubba, Andrea, Lorenzo & company: the show must go on.