Pic-nic a scuola, il panino col crudo discrimina quello con il bologna

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Concorezzo. La lotta di classe si consuma anche a colpi di morso. Di panino. Almeno secondo alcuni genitori. Dopo il pic-nic organizzato nelle scuole lo scorso 15 aprile (era in corso lo sciopero del turismo a cui hanno aderito anche gli operatori dei servizi di ristorazione), sono emersi diversi malumori legati al fatto che la ditta incaricata, come da appalto, avrebbe potuto fornire alle scuole dei pasti freddi, ovvero panini uguali per tutti. L'idea invece di organizzare una giornata diversa, dando la possibilità a bambini e ragazzi dei diversi plessi di portare in classe la tradizionale "schisceta", ha fatto storcere il naso a qualcuno. Il motivo? La differenza tra i pranzi avrebbe evidenziato la differenza di classe tra gli alunni e gli studenti. Alcuni genitori la pensano così, per altri si tratta di pensieri retrogradi ed ideologici. Ecco alcuni commenti arrivati in redazione. "I ragazzi hanno portato i panini a scuola,per volontà delle insegnanti- scrive un genitore -L'azienda che somministra era ben disposta (il contratto stipulato con il Comune lo prevede) di fornire i panini a ciascuno studente. Ma è curioso vedere le differenze tra una colazione al sacco e l'altra, tra chi pu' mangiare pane e bologna e chi pane e crudo. Altro che mangiare tutti la stessa roba". "Se l'uguaglianza non si impara a scuola.......dove altrimenti?", aggiungeRino. "Questi retropensieri sono assurdi- la pensa diversamenteIlaria-Se non fosse per i genitori, i ragazzi nemmeno si accorgerebbero delle differenze del cibo, e magari imparerebbero anche a condividere cose diverse. L'uguaglianza si fonda sull'istruzione di qualità, sull'accesso ai servizi, sui diritti allo studio, non certo su una fetta di salame...". E voi cosa ne pensate?