Strage a Dacca, ucciso imprenditore di Concorezzo

clauio cappelli.JPGConcorezzo. La barbarie del sedicente califfato ha piantato la prima croce in città. Al civico 24 di via Vespucci, al confine con Agrate, ha sede la Star International, società nel ramo dell'abbigliamento. Il suo titolare, Claudio Cappelli, 45 anni, originario di Palermo e poi vissuto a Vedano e Barzanò, è tra le vittime della strage rivendicata dall'Isis a Dacca, in Bangladesh. L'imprenditore, sposato con una figlia del patron della Salumi Beretta e padre di una bambina di 6 anni, si trovava in Asia per lavoro. "Entusiasta del suo lavoro", lo definisce chi lo conosceva bene. Da cinque anni a Dacca aveva aperto una filiale della sua azienda. L'altra sera si trovava a cena all'Holey Artisan Bakery nel quartiere diplomatico Gulshan di Dacca: il commando dello stato islamico è entrato in azione al grido di Allahu Akbar, ha risparmiato quanti erano in grado di recitare il Corano e poi ha torturato e giustiziato venti persone, 9 delle quali di nazionalità italiana (l'ambasciata italiana si trova a 100 metri dal ristorante). A comunicare alla famiglia la notizia è stata la Farnesina. Ai parenti il tragico riconoscimento fotografico della salma.

Nelle foto Claudio Cappelli e la sede della Star International

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