Il grifone che sorveglia Concorezzo dall'alto dell'asilo

grifoneconcorezzo2.jpgConcorezzo. Migliaia di concorezzesi sono passati da lì, chi per frequentare direttamente l'asilo, chi per accompagnare figli e nipoti. Ma pochi, probabilmente, hanno mai fatto caso al grifone che veglia su Concorezzo dal tetto della materna di via 25 Aprile, dalla parte dell'ingresso di via Libertà. A raccontare qualcosa di più su questo storico manufatto è il bollettino semestrale dell'Archivio Storico, che rimanda tra l'altro anche alle informazioni contenute sul sito www.grifonibiella.it,  che raccoglie divesi scatti analoghi fatti in Brianza. Partendo dalle foto di Sandro Piasenti, l'Archivio spiega come il grifone portabandiera sia fatto in ferro battuto e risalga ai primi decenni del ‘900. 

"Il grifone è una creatura leggendaria, col corpo di leone, la testa d’aquila e la coda di serpente - si legge sul sito grifonibiella.it - Simbolo di custodia e vigilanza (la Guardia di Finanza ha infatti come simbolo proprio un grifone) viene spesso utilizzato come stemma araldico di diverse città (Perugia, Genova, Grosseto, Volterra, ...) affinché possa rimanere sempre vigile a custodia delle città di cui è simbolo. Riunendo in sé infatti l’animale dominante sulla terra (condizione umana), il leone, con quello dominante in cielo (condizione divina), l’aquila, il grifone era simbolo anche di perfezione e potenza. Non è quindi un caso che nei secoli questo “animale mitologico”, proprio per gli ideali che incarnava, venne ampiamente utilizzato come simbolo divino, di forza e di custodia per stemmi di casati, di città come protagonista di leggende e “custode delle case”.

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