May 1, 2025
#Dalla Brianza

Liquidazione dipendenti pubblici: differenze tra TFS e TFR

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financial-4560047_1920.jpgMentre il TFR, ossia il trattamento di fine rapporto, è ben noto anche ai lavoratori dipendenti assunti presso aziende private, i quali possono contare esclusivamente su questa forma di liquidazione al termine del rapporto di lavoro, il TFS è destinato esclusivamente ai dipendenti pubblici o statali il cui contratto di assunzione a tempo indeterminato sia stato sottoscritto prima del 31dicembre 2000. A partire dal primo gennaio dell’anno successivo, anche i dipendenti pubblici sono passati al TFR, ma il TFS è ancora attivo per i lavoratori che non sono ancora andati in pensione e che, più in generale, non hanno ancora interrotto il contratto di lavoro.

Proprio come il trattamento di fine rapporto, anche quello di fine servizio viene riconosciuto al termine del rapporto lavorativo; per accelerare i tempi delle pratiche, le quali possono richiedere anche 2 o 3 anni, e ottenere in poco tempo il denaro spettante, è possibile rivolgersi a una delle banche convenzionate per l’anticipo TFS a dipendenti pubblici.

Di seguito cercheremo di capire che cos’è il TFS, quali sono le differenze tra questo e il TFR, e quando viene riconosciuto.

Il trattamento di fine servizio: che cos’è

Il termine TFS non fa rifermento a un’unica forma di liquidazione, ma a tre diverse prestazioni che variano in base al tipo di servizio prestato dal dipendente pubblico o statale assunto con contratto a tempo indeterminato entro la fine del 2000, il quale abbia deciso di non aderire al Fondo Pensione Complementare.

L’adesione al Fondo Pensione di categoria permetteva ai lavoratori pubblici di passare dal regime TFS al TFR, così da poter beneficiare dei vantaggi offerti da quest’ultimo. La richiesta doveva essere inoltrata entro e non oltre la data stabilita dalla legge per il passaggio alla nuova modalità, ossia il 31 dicembre del 2000. Chi non ha aderito al Fondo entro quella data, non ha più la possibilità di cambiare regime e, quando andrà in pensione o dovrà cambiare lavoro, riceverà il il Trattamento di Fine Servizio relativo all’attività lavorativa prestata.

Quali tipi di TFS esistono

Come abbiamo detto, esistono tre tipi di TFS:

       la Buonuscita, nota anche come IBU

       il Premio di Servizio o IPS

       l’indennità di Anzianità ossia la IA.

La prima spetta a Ministri, insegnanti della scuola e dell’Università pubblica e dipendenti del Fisco; la seconda viene riconosciuta a chi lavora per l’SSN, le Regioni e gli Enti Locali; l’indennità di Anzianità va invece ai dipendenti delle Camere di Commercio e degli Enti Pubblici restanti.

Differenze tra TFR e TFS

Nonostante si tratti di liquidazioni riconosciute ai dipendenti al fine del servizio lavorativo, TFR e TFS sono molto diversi fra loro; la differenza principale riguarda il modo in cui vengono calcolati.

Mentre il TFR prevede l’accantonamento di una parte dello stipendio mensile del lavoratore, il quale può decidere di lasciarlo in azienda o di metterlo su un Fondo Pensione, il TFS è un tipo di previdenza che consiste nel versamento di contributi sia da parte del dipendente sia da parte del datore di lavoro, in percentuali variabili in base al tipo di trattamento spettante.