Un concorezzese firma il miracolo di Milano

Concorezzo. Stavolta è davvero il caso di scrivere “miracolo a Milano”. Perché riportare in vita il parco termale urbano più grande d’Europa, che attinge alle acque termali dell’epoca romana (II d.C.) e decantate da Bonvesin de la Riva (1288), è davvero un grande sogno che si realizza.
Il 1 aprile a Milano, di fronte allo stadio di San Siro, in via Achille, riaprirà al pubblico la grande struttura delle Terme De Montel (16.000 metri quadrati), che prendono il nome dal banchiere Giuseppe De Montel. Fu lui, nel 1915, a ordinare la costruzione di meravigliose scuderie Liberty che oggi rinascono all’insegna del benessere e della terapia naturale, con un filo rosso che attraversa i secoli.
A firmare questo impressionante progetto c’è l’architetto concorezzese Federico Pella, ieri sera presente al cocktail inaugurale insieme a moltissimi volti della moda, della politica, dello sport e della televisione. Pella si è occupato della progettazione architettonica e della direzione lavori insieme alla società J+S di cui è socio e fondatore. Sul progetto anche la collaborazione di Giancarlo Marzorati, poi deceduto e a cui è stato tributato un affettuosoricordo.
De Montel in numeri
- 16.000 mq di benessere (6.000 mq indoor e 10.000 mq outdoor)
- 10 piscine tra indoor e outdoor
- 15 sale massaggi
- 4 saune
- Un tepidarium
- Un bagno di vapore
- Un hammam purificante
- 9 stanze relax
- Differenti aree ristorazione
- 8.000 mq di parco alberato con area mindfulness
UN INVESTIMENTO DA 57 MILIONI
Le ex Scuderie De Montel rinascono e, dal 1 aprile, con l’apertura ufficiale di De Montel-Terme Milano, la città riscopre la sua vocazione termale e restituisce ai milanesi un pezzo della loro storia di inizio ‘900.
Con un investimento di 57 milioni di euro per l’acquisto e la riqualificazione della struttura, Azimut in sinergia con il gruppo Terme & SPA Italia di Massimo Caputi che lo gestirà, dopo oltre tre anni di lavori, il parco è pronto a debuttare dopo aver ricevuto, il 30 gennaio, la certificazione del ministero della Salute delle sue acque come risorsa terapeutica validata, inserendole tra le acque destinate alla balneoterapia dermatologica.