Serie A1, la Numia Vero Volley è in finale scudetto!

NUMIA VERO VOLLEY-SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3-1
È ancora finale scudetto per la prima squadra femminile del Consorzio Vero Volley: battendo 3-1 in gara-3 delle semifinali all’Allianz Cloud la Savino Del Bene Scandicci le atlete allenate da Stefano Lavarini hanno infatti “staccato il pass” per la serie conclusiva del campionato dove affronteranno la vincente delle semifinali tra la Prosecco Doc Imoco Conegliano e l’Igor Gorgonzola Novara, che vede le campionesse in carica venete in vantaggio per 2-1.
Le lombarde hanno disputato una buona partita, pensando più a bloccare le armi delle avversarie che a forzare in battuta e in attacco. A parte il primo set, ha funzionato molto bene la correlazione muro-difesa, col libero Fukudome che non è forte in ricezione come Gelin ma in compenso non fa cadere quasi nulla per terra. La sfida tra le opposte della Nazionale l’ha vinta Egonu su Antropova e non solo per i punti fatti (25 a 20). In doppia cifra sono finite pure Nwakalor (14) e Mingardi (11) tra le toscane e Sylla (12) Danesi e Cazaute (11) tra le padrone di casa. In particolare Cazaute, subentrata all’appannata Daalderop nel corso del primo set, ha portato in campo quella determinazione che è servita a svegliare le compagne dal torpore. E così si è aggiudicata il premio di Mvp (al suo attivo il 55% in attacco e il 57% in ricezione).
Veniamo alla cronaca… Pronti, via e la Savino Del Bene guidata dall’ex tecnico della Vero Volley, Marco Gaspari, prende subito il largo: 0-3, 1-5, 5-10, 6-14. Antropova fa punti (8 a fine parziale), Egonu meno, Daalderop addirittura mette a referto un misero 16% in attacco e i muri-punto sono nettamente di più quelli ospiti (1-5 a fine set). L’ingresso di Cazaute per Daalderop dà la scossa alla formazione di casa, che però riesce solo ad arginare la cavalcata delle toscane: Mingardi chiude infatti la frazione di gioco sul 16-25.
Il secondo set inizia con Cazaute subito in campo al posto di Daalderop e dopo un avvio equilibrato la Numia si prende un margine di vantaggio importante (12-5) grazie a una raffica di muri-punto (a fine parziale il tabellino dirà 8-4 per le azzurroblù) e alla scarsa vena offensiva di Herbots (solo 10% in attacco). A scatenarsi nei “monsters block” sono in particolare Danesi ed Egonu. Le fiorentine si riportano a -3 (12-9) trascinate da Antropova (altri 7 punti per lei), ma le atlete allenate da Lavarini riallungano a +6 (18-12). L’“elastico” continua perché Antropova, Nwakalor e Mingardi spingono le compagne fino al -1 (22-21) che fa trattenere il fiato ai 5240 spettatori che riempiono completamente l’Allianz Cloud. A estrarre le “castagne dal fuoco” ci pensa Egonu (11 punti nel parziale) che schiaccia a terra i palloni degli ultimi 3 punti (25-22).
Il terzo set è più equilibrato, anche se in avvio la Numia si porta sul 4-1 grazie a due muri-punto consecutivi di Sylla. Due errori (in battuta e in attacco) di Egonu riportano la parità (7-7), ma l’opposto titolare della Nazionale italiana (6 punti nel parziale) torna protagonista firmando il punto del 18-15 e pure quello del 21-17. Cazaute gioca sempre ad alti livelli e mette a terra la palla del 24-19. La frazione di gioco si chiude 25-22 con una battuta a rete di Mingardi.
Il quarto set resta in equilibrio solo fino al 10-10. Poi la palleggiatrice Orro con una prestazione “mostruosa” (mette a terra 6 punti risultando la “best scorer” del parziale) trascina le compagne prima sul 14-10 e poi sul 16-11. Nonostante il disastro in attacco di Herbots (0 su 5) la Savino Del Bene rosicchia qualcosina (20-17), ma poi subisce 5 punti in fila (l’ultimo un ace di Kurtagic) che consegnano le finali alla Numia.
FOTO ROBERTO DEL BO