May 8, 2025
#Cronaca

La scuola crolla? “Test fatti coi saltelli… dei bambini”

Concorezzo. “Bambini usati per testare la solidità del pavimento della scuola”. E’ quasi mezzanotte quando dai banchi dell’opposizione l’attenzione un po’ leggera dell’aula viene magnetizzata dall’intervento del consigliere comunale del Pd, Claudio Mandelli. La denuncia è di quelle che lasciano senza parole: i bambini della “I C” delle elementari di via Marconi (durante l’intervento Mandelli aveva detto erroneamente via 25 aprile, dove invece è presente la materna, ndr) sarebbero stati usati come cavie per dimostrare che il pavimento della classe non desse segni di cedimento. Per uscirsene con una segnalazione così pesante, Mandelli mostra e legge un documento: è la lettera con cui l’Ufficio tecnico rassicurava i genitori della classe che, in occasione delle feste nalazie, avevano avuto la sensazione che il pavimento tremasse. E nel testo della missiva gli uffici comunali, oltre a rassicurare sulla perfetta stabilità del plesso, narravano appunto di un episodio che avrebbe visto gli alunni stessi invitati a saltellare sul pavimento per dimostrare l’infondatezza dell’allarme.
“Ma in questo modo abbiamo tranquillizzato o terrorizzato le famiglie”, è sbottato Mandelli tra lo stupore generale del parlamentino locale. La tesi di Mandelli è infatti quella per cui il Comune avrebbe utilizzato i bambini per testare la solidità del pavimento. E se ci fossero stati cedimenti? E’ la domanda implicita. Lo stesso Mandelli, a onor del vero, ha poi paragonato il possibile episodio con i movimenti che lui stesso ha percepito allo stadio di San Siro durante le partite, movimenti assolutamente normali e necessari.
Seccata la replica dell’assessore ai Lavori pubblici, Innocente Pomari. “Innanzitutto non ci sono assolutamente motivi di preoccupazione. I controlli vengono fatti regolarmente, come pure i collaudi. Non ci sono minimamente le condizioni nemmeno per pensare ad una perizia statica, e di questo erano convinti già tutti i genitori, quindi non capisco questa uscita. Aggiungo solo un dettaglio fondamentale: proprio perché non c’erano motivi di preoccupazione e perché i tecnici avevano già ulteriormente verificato la solidità della scuola, con quei saltelli si è cercato di ricreare la situazione che avrebbe allarmato alcuni genitori. Che è l’esatto opposto dell’affermare che i test sono stati fatti con i bambini”.
In aula, comunque, l’episodio dei “saltelli” ha generato pareri contrapposti in entrambi i fronti. Ma anche la scelta di Mandelli di rendere pubblico il testo della comunicazione ha provocato reazioni contrastanti.