ACQUAWORLD FA TROPPO RUMORE, l'Arpa chiede un silenziatore

b_450_500_16777215_00_images_acquaworld.jpegTroppo rumore, le feste e soprattutto la discoteca nelle suggestive acque di Acquaworld sono fortemente a rischio. Una tegola non da poco quella che potrebbe piovere sul parco divertimenti di via La Pira, dopo le denunce di alcuni residenti infastiditi dal rumore proveniente dalla struttura costata milioni di euro di investimenti. Questo viene da pensare leggendo la relazione (pratica 402-11) che il dipartimento di Monza e Brianza di Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) ha steso dopo una serie di sopralluoghi in loco e in alcune abitazioni limitrofe. 

L’esito dei rilievi fonometrici, effettuati anche entrando negli appartamenti dei residenti del condominio “Nenni” di via La Pira 2, hanno dato esiti sorprendenti. Quindici pagine in cui, a finestre aperte e chiuse, viene sottolineato il superamento dei decibel, in alcuni momenti, stabiliti dalla legge. 

Un superamento (musica, urla, frigoriferi) che costituirebbe una violazione dell’articolo 10 comma 2 della Legge quadro 447/95 e che potrebbe comportare una prima sanzione amministrativa lieve, fino a un massimo di 5165 euro. Ma la violazione potrebbe sfociare anche in una denuncia per violazione dell’articolo 659 del Codice penale, dato che Arpa dovrebbe segnalare l’esito del sopralluogo alla Procura di Monza.

 Ieri sera la Giunta guidata dal sindaco Riccardo Borgonovo ha voluto affrontare urgentemente la questione.  

Il primo esposto dei residenti di via La Pira risale al 31 ottobre 2011. Ne è seguito uno il 14 novembre, in base al quale il Comune si è mosso per i controlli. Con l’arrivo della relazione dell’Arpa (invitata dallo stesso Comune a verificare le sollecitazioni dei concorezzesi), che darebbe di fatto ragione ai residenti, l’esecutivo di via Repubblica starebbe ora predisponendo un’ordinanza per obbligare il parco acquatico a rientrare immediatamente nei decibel previsti dalla legge, con tanto di piano di bonifica redatto da un tecnico competente.

 Un’intimazione che potrebbe già mettere in discussione le feste previste per il fine settimana e per la veglia di Capodanno, maxi-festa per cui il Comune potrebbe rilasciare una deroga sugli orari per consentire un’apertura fino alle 3 del mattino.