September 10, 2024
#Cronaca

Anziana truffata in via De Amicis: via 2.000 euro

Concorezzo. Un computer da ritirare e pagare con urgenza. Una chiamata che sembrava assolutamente formale – il truffatore si sarebbe qualificato come direttore delle Poste – poi la visita a casa e lo spietato raggiro messo a segno da un criminale senza scrupoli.

L’altro giorno in via De Amicis si è verificata, purtroppo, l’ennesima truffa ai danni di una 80enne brianzola, concorezzese doc.

L’anziana è stata prima raggiunta telefonicamente da una persona che si è qualificata come un direttore di un ufficio postale: “Signora, tra poco passerà un nostro incaricato per ritirare i soldi necessari al ritiro di un computer ordinato da suo nipote”. Poi il citofono che suona, la porta si apre per estrema fiducia e dalla casa della vittima spariscono circa 2000 euro. In pochi minuti la donna realizza che suo nipote non aspettava alcun computer.

L’autore della truffa sarebbe stato anche notato da alcuni residenti della zona e ora nelle mani dei carabinieri di via Ozanam ci sarebbe un sommario identikit.

ATTENZIONE A QUESTE TRUFFE

Dal falso figlio ai social, ecco le truffe
Diverse le tipologie di truffe individuate dagli investigatori.

La truffa del falso operatore: i truffatori, fingendo di essere dipendenti bancari o operatori di polizia contattano l’utente, telefonicamente o con sms, lo avvertono di un accesso anomalo sul conto corrente e lo inducono a trasferire tutto il denaro su un altro conto ritenuto sicuro.

La truffa del falso figlio o nipote: l’utente viene contattato da una persona che finge di essere il figlio o un parente e comunica di aver smarrito i propri documenti, il cellulare e il bancomat. Per acquistare il nuovo smartphone richiede l’invio di una somma di denaro.

Annunci di vendita fraudolenti sui Social Network: i truffatori sfruttano le principali piattaforme social per pubblicare falsi annunci di vendita di beni e servizi a prezzi estremamente vantaggiosi.

+10% truffe informatiche in un anno
Tutte queste attività illecite, caratterizzate dall’induzione in errore della persona offesa, hanno lo scopo di carpirne i dati personali, bancari e le credenziali di accesso ai conti correnti. Nel primo semestre di quest’anno la Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica ha investigato su circa 14.000 casi di truffe online e frodi informatiche perpetrate in danno di utenti registrando un aumento del +10% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Le somme sottratte nel periodo in esame sono state circa 114 milioni con un incremento del +71% registrato nella prima parte dell’anno del 2023.