App per il tracciamento, ecco come funziona
Gli italiani sono pronti per essere tracciati dall’applicazione del Governo? L’adesione sarà volontaria, resta il nodo della sicurezza dei dati e le eventuali restrizioni per chi non la dovesse scaricare. Il ministro per l’Innovazione, Paola Pisano, è pronta per dare il via libera all’applicazione (volontaria) con cui si cercherà di tracciare e quindi contenere il contagio. “Le soluzioni tecnologiche esaminate più in linea con il quadro giuridico, in generale, funzionano come segue – si legge nella relazione trasmessa ai presidenti delle Commissioni parlamentari – il segnale Bluetooth LE (Low Energy) degli utenti che hanno scelto di installare una specifica applicazione viene registrato dalle analoghe applicazioni con le quali “entrano in contatto”; quando un utente viene diagnosticato contagiato dal COVID-19 il suo dispositivo trasmette i dati al server del soggetto pubblico che gestisce il sistema [alcune delle soluzioni valutate prevedono tale trasferimento su base sistematica e non condizionata], che provvede quindi a informare gli altri utenti – che abbiano egualmente volontariamente installato la medesima app – di essere a rischio contagio perché sono entrati in contatto con una persona risultata contagiata”.
Le caratteristiche
SERVER ITALIANO. L’intero sistema integrato di contact tracing dovrà essere interamente gestito da uno o più soggetti pubblici e che il suo codice sia aperto e suscettibile di revisione da qualunque soggetto indipendente voglia studiarlo;
I DATI. I dati trattati ai fini dell’esercizio del sistema dovranno essere “resi sufficientemente anonimi da impedire l’identificazione dell’interessato” [cfr. Considerando 26 GDPR] tenuto conto dell’insieme di fattori obiettivi, tra cui i costi, le tecnologie disponibili ed il valore della reidentificazione almeno in condizioni ordinarie e salvo il verificarsi di eventi patologici o, almeno, pseudoanonimi previa adozione di idonee misure idonee a limitare il rischio di identificazione degli interessati; il trattamento effettuato per il tracciamento dei contatti dovrà essere basato sul trattamento di dati di prossimità dei dispositivi, resi anonimi oppure, ove ciò non sia possibile, pseudonimizzati;
ADESIONE VOLONTARIA. L decisione di usare la soluzione tecnologica sarà liberamente assunta dai singoli cittadini;
RESET DEI DATI. Raggiunta la finalità perseguita tutti i dati ovunque e in qualunque forma conservati, con l’eccezione di dati aggregati e pienamente anonimi a fini di ricerca o statistici, siano cancellati con conseguente garanzia assoluta per tutti i cittadini di ritrovarsi, dinanzi a soggetti pubblici e privati, nella medesima condizione nella quale si trovavano in epoca anteriore all’utilizzo della soluzione;
LIBERTA’ RISTRETTA. La soluzione adottata – nelle sue componenti tecnologiche e non tecnologiche – possa essere considerata, almeno in una dimensione prognostica, effettivamente efficace sul piano epidemiologico giacché, in difetto, diverrebbe difficile giustificare qualsivoglia, pur modesta e eventuale, compressione di diritti e libertà fondamentali”.
Nelle intenzioni del Governo, non tratta dati relativi alla geolocalizzazione degli utenti, ma registra esclusivamente i contatti di prossimità rilevati mediante la tecnologia bluetooth low energy; tratta i dati secondo protocolli che ne assicurano l’interoperabilità in ambito europeo; è stata progettata secondo standard in campo epidemiologico, di sicurezza informatica e accessibilità; sarà sottoposta a rigorosi test di sicurezza.
CHI FA COSA. Bending Spoons S.p.a. ha sviluppato la soluzione “Immuni” e, in data 16 aprile 2020, previa adozione dell’ordinanza n. 10/2020, ha stipulato il contratto con il quale la stessa società, per spirito di solidarietà e, quindi, al solo ed esclusivo scopo di fornire un proprio contributo, volontario e personale, utile per fronteggiare l’emergenza da COVID-19 in atto e contribuire alle azioni di contenimento che il Governo intende porre in essere, ha concesso la licenza d’uso aperta, gratuita, perpetua e irrevocabile del codice sorgente e di tutte le componenti dell’app “Immuni”, nonché si è impegnata, sempre gratuitamente e pro bono, a completare gli sviluppi software necessari per la messa in esercizio del sistema nazionale di contact tracing digitale, per la durata di sei mesi e comunque nel limite di 10.000 ore/uomo.