Indicazioni sulle scarpe migliori da acquistare, sul vestiario, sull'igiene personale (assorbenti interni inclusi) che sono stati visti da alcuni genitori come ingerenze eccessive.

Aggressivo come suo solito, il presidente del Consiglio di Istituto Maurizio Brambilla ha parlato di "gravi violazioni di norme e privacy".

Più comprensiva l'assessore all'Istruzione, Emilia Sipione, che ha sorriso di alcune frasi contenute nel decalogo, ma condiviso "da mamma" i suggerimenti pedagogici contenuti. Non piace ad esempio l'invito ad un abbigliamento neutro (pantaloncini scuri e maglietta bianca): meglio dar sfoggio, avrà pensato qualcuno, a capi firmati, omelichi, mutande e mutandine. Noi, lo diciamo, stiamo dalla parte dei docenti: che forse avrebbero dovuto condividere prima il documento ed evitare alcune frasi inopportune, ma che certo, in quanto insegnanti, hanno il diritto-dovere di partecipare alla formazione dei ragazzi.

Se qualcuno pensa di poter fare a meno della scuola, istruisca i figli in casa propria. Siamo certi che non sbaglierà...