Burrone, insieme al parco va riqualificata anche la torretta
Concorezzo. Per la maggior parte dei concorezzesi è semplicemente la “torretta del Burrone”. Per i tanti bambini che giocano con la fantasia è la “casa della strega” o “la prigione”. Certamente oggi, dopo gli interventi di messa in sicurezza del Parco Scaccabarozzi e il taglio di cinque castagni, la storica Torretta è nuovamente uscita dall’ombra ed è più che mai sotto gli occhi di tutti. Testimonianza ormai sbiadita (e assai degradata) dell’antico splendore della settecentesca e neoclassica Villa Scaccabarozzi, già Villa Pini. Salendo sulla montagnetta l’aspetto non è per nulla rassicurante: infissi pericolanti, imbrattamenti dei soliti idioti, edere ed erbacce come padrone di casa. Un peccato. Chissà cosa penserà il suo ex proprietario, Raffaele Scaccabarozzi, che ancora oggi, di tanto in tanto, si ferma sulle panchine che costeggiano il parco. Ora che le piante sono messe in sicurezza e ne saranno piantate altre, in attesa dell’arrivo del wi-fi grazie al bando della Fondazione Cariplo vinto dal Centro di formazione professionale di via Marconi, non è impossibile sperare un piccolo restyling, magari con una targa curata dall’archivio storico che ci racconti qualcosa di più su questa suggestiva torretta.
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