Campanilismi, se Napoli querela il Brambilla
Concorezzo. “I napoletani voglio i mezzi pubblici gratis”. Un’uscita infelice, affrettata, magari non lontanissima dalla realtà che ci restituiscono alcuni servizi giornalistici, ma certamente non volutamente diffamatoria. Eppure potrebbe portare in Tribunale chi l’ha pronunciata in tv (con tanto di scuse nei giorni successivi sulla stampa partenopea), ovvero Gian Luca Brambilla, 55 anni, concorezzese, titolare della e-Agisco di Velasca di Vimercate, assurto ormai a icona televisiva dell’imprenditore del Nord.
L’Avvocatura Comunale di Napoli, attivata dallo Sportello Difendi la Città, sta infatti procedendo per una querela dopo il polverone suscitato da una delle tanti provocazioni del Brambilla: in quella occasione, durante la trasmissione Agorà, aveva affermato che i napoletani sono antropologicamente portati ad evadere i biglietti di viaggio del trasporto pubblico.
“Abbiamo inteso querelare l’imprenditore Gianluca Brambilla per dare un segnale forte a tutti coloro che quotidianamente con dichiarazioni scellerate e luoghi comuni infangano il nome e l’immagine della città di Napoli – ha dichiarato la delegata all’Autonomia della città di Napoli, Flavia Sorrentino. Attraverso tali azioni vogliamo favorire il percorso di rinascita della nostra Città. Il Comune di Napoli non accetta più che Napoli subisca a testa bassa, ma reagisce a difesa e a tutela di un intero popolo e del suo diritto ad essere rispettato.
La vicenda era stata già apparentemente chiusa con le scuse del Brambilla e una visita a Napoli (leggi qui). Ma se il Comune intende in questo modo “favorire il percorso di rinascita della nostra Città”, forse c’è da preoccuparsi. Anzi, ci sarebbe da preoccuparsi per episodi come questi, che forse è meglio non denunciare…