Cesare è morto, resta il mistero
Concorezzo. Tanto dolore ma anche l’amarezza per il mistero che ancora avvolge questa drammatica.
C’è solo la donazione degli organi a colorare di tiepida speranza la tragica morte di Cesare Patruno, 44 anni, residentea Monza nel quartiere Libertà, vittima di un terribile incidente motociclistico e di cui rimangono ancora incomprensibili le dinamiche.
L’uomo, dopo una lunga agonia, è stato dichiarato clinicamente morto lo scorso giovedì.
A rendere ancora più straziante la notizia il fatto che il monzese si sarebbe dovuto il 27 giugno del 2026 con la compagna Paola Magni dopo una rlunga storia d’amore da cui era nata anche la figlia di 14 anni.
L’incidente era avvenuto poco prima delle 4 del mattino nella notte tra il 18 e il 19 settembre. Patruno si stava recando al lavoro a Carugate in sella alla sua moto Ktm. All’improvviso (non ci sono testimoni al momento e nemmeno immagini di telecamere) ha perso il controllo della mezzo e si è schiantato al suolo. Un malore? Lo stabilirà l’autopsia disposta per oggi, martedì. Sull’asfalto nessuna traccia di frenata.
Donatore Avis e socio Aido, Patruno ha sempre espresso il consenso per la donazione degli organi: il suo gesto salverà altre vite.









