Ciao Ettore, riposa in pace

Concorezzo. Una vita da lavoratore e da volontario, poi, da poco tempo, la pensione. Una sorta di passaggio di consegne simbolico con quella vita che lo aveva duramente messo alla prova con la malattia, senza mai privarlo della voglia di fare e del sorriso.
Ieri sera, improvvisamente, la città si è trovata a tu per tu con un vuoto: a 67 anni ci ha lasciati Ettore Andreoni, storico e battagliero dipendente del Comune di Concorezzo e presidente dell’associazione di volontariato “Concorezzo solidale”. Lui, che ha vissuto in simbiosi con la sua carrozzina elettrica, lui che aveva sempre voluto far prevalere la sua autonomia sul bisogno di essere assistito, aveva lottato caparbiamente per mettere insieme una squadra di volontari che dedicassero il tempo al prossimo, accompagnando con un pullmino i cittadini concorezzesi ai centri di riabilitazione, nei centri diurni o a svolgere terapie mediche.
Figura imprescindibile della comunità concorezzese, Ettore Andreoni mascherava a volte con un finto essere burbero e determinato un cuore immenso e un sorriso profondo e sincero, mai di circostanza.
Ad ottobre aveva lasciato il Municipio dopo quasi 40 anni di attività lavorativa come centralinista, presso il Servizio elettorale e, infine, all’Urp.
Una carriera che lo aveva messo in relazione con tanti sindaci: da Matilde Grassi, Alberto Brambilla, Alberto Bernareggi, il suo grande amico Antonio Lissoni, e poi Riccardo Borgonovo e Mauro Capitanio.
Ettore era fratello di Guido Andreoni, ex vicesindaco della Giunta Lissoni ed esponente di punta del PD concorezzese.
Ieri sera la notizia della sua morte improvvisa. In tanti lo avevano visto e salutato in mattinata. Poi il rincorrersi di voci e la dolorosa conferma con l’agonia delle campane, fatte suonare dal parroco don Angelo Puricelli.
Domenica 23 febbraio alle 17.30 verrà recitato il Santo Rosario nella Chiesa Parrocchiale e il funerale verrà celebrato lunedì 24 alle 9.30 sempre in Chiesa Parrocchiale