Con il reddito di cittadinanza si pulisce la città

Concorezzo_pulita.jpegConcorezzo. Con il reddito di cittadinanza la città sarà più pulita. Dal prossimo lunedì alcuni cittadini percettori del sostegno economico dello Stato aiuteranno l'Amministrazione comunale a ripulire la città. "Concorezzo pulita" è infatti il nome del progetto promosso dall'Assessorato competente e dall'ufficio Ecologia. Il reddito di cittadinanza varia in base al reddito e alla composizione famigliare e varia da 6000 fino a 13.200 euro all'anno per le famiglie più numerose.

A Concorezzo sono oltre 80 le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza: alcuni sono cittadini single, altri nuclei compositi.

"Il progetto vede il coinvolgimento dei cittadini percettori di reddito di cittadinanza per garantire le micro-pulizie nelle nostre strade - spiega il sindaco leghista, Mauro Capitanio - Ovviamente non può mancare l'appello a tutti i concorezzesi a non abbandonare rifiuti per la strada, a rispettare la raccolta differenziata e ad utilizzare l'isola ecologica (che è gratuita!). tiamo inoltre prevedendo un regolamento ad hoc per permettere anche il coinvolgimento di volontari e l'avvio di progetti di plogging. Impegniamoci tutti per una Concorezzo più pulita. Ringrazio Assessorato e Ufficio Ecologia per questo bel progetto.

I NUMERI DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, su oltre un milione di famiglie percettrici di RDC, 673.343 sono residenti al Sud, oltre i due terzi del totale. Al Nord percepiscono il sussidio 192.880 famiglie, al Centro 143,735. La sola Campania con 229.024 famiglie con il reddito supera largamente i nuclei percettori dell’intero Nord del Paese con quasi un quarto dei sussidi totali e un importo medio di 628,89 euro.Introdotto con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 come misura di contrasto alla povertà,  il Reddito di Cittadinanza è un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. Qualora tutti i componenti del nucleo familiare abbiano età pari o superiore a 67 anni, oppure se nel nucleo familiare sono presenti anche persone di età inferiore a 67 anni in condizione di disabilità grave o non autosufficienza, assume la denominazione di Pensione di Cittadinanza (PdC). A fine dicembre Aumenta i beneficiari del Reddito o della Pensione di Cittadinanza erano complessivamente 1,2 milioni di nuclei familiari per un totale di 2,8 milioni di persone. I nuclei beneficiari senza minori rappresentano il 61% del totale, mentre il 74% dei nuclei presenta al massimo tre componenti. L’importo medio mensile è stato di 524 euro.

COME SI CALCOLA

Come si calcola il Reddito di Cittadinanza

Il beneficio economico si compone di due parti:

* una integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza (7.560 euro per la Pensione di cittadinanza),

* l’altra, destinata solo a chi è in affitto, incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro (1.800 euro per la Pensione di cittadinanza). È prevista anche una integrazione per famiglie proprietarie della casa di abitazione, laddove sia stato acceso un mutuo: in questo caso l’integrazione, pari al massimo alla rata del mutuo, non può superare 1.800 euro.

L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili), moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti per il valore del reddito familiare.

Come si calcola l’integrazione del reddito familiare

L’importo effettivamente erogato dipende dagli altri trattamenti assistenziali e dai redditi eventualmente percepiti dalla famiglia. Il nucleo familiare ha quindi diritto al beneficio massimo solo nel caso in cui non percepisca trattamenti assistenziali e altri redditi rilevati nell’ISEE.

La scala di equivalenza è pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementata di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di anni 18 e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1, elevato a 2,2 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza.