Divieto in via Garibaldi: ecco il primo bilancio
Concorezzo. 7-8 minuti in più, in media, per raggiungere la provinciale Monza-Trezzo, una sessantina di “fubetti” al giorno, una ventina di richieste di deroga, due suggerimenti. Sono questi alcuni dei numeri contenuti nella relazione che, venerdì mattina, al termine della prima settimana di sperimentazione della chiusura parziale (7,30-9) di un tratto di via Garibaldi (clicca qui per i dettagli), il comandante della Polizia Locale, Roberto Adamo, ha messo sul tavolo del sindaco, Riccardo Borgonovo, che ha la delega alla viabilità. In pratica gli automobilisti che prima tagliavano da via Garibaldi per immettersi sulla Monza-Trezzo, in direzione Vimercate, oggi impiegherebbero 7-8 minuti in più per arrivare nello stesso punto utilizzando il percorso quasi obbligato di via Veneto e via Remo Brambilla e, da lì, la Provinciale Sp2 (su facebook c’è però chi, come Alice Terzoli, sostiene di aver impiegato 15 minuti da via Zincone a via Libertà nell’orario di punta). Più rallentato, ovviamente, il traffico in direzione di Vimercate. Migliora, rispetto il martedì nero, la situazione in via Monte Grappa. Una ventina i cittadini che hanno formalizzato presso l’Urp richieste di deroghe, la maggior parte per raggiungere più velocemente l’ospedale per cure croniche o esami programmati, anche se non mancano quelle dei genitori che devono portare i figli a scuola. Quanto ai suggerimenti soltanto due: un cittadino che chiede genericamente un ritorno al passato (quando a lamentarsi erano i residenti di via San Rainaldo e di molte vie limitrofe), un altro che invita a ritarare il semaforo all’incrocio con via Oreno/Libertà, agevolando chi percorre la Provinciale. Quanto agli automobilisti che hanno provato ugualmente a tagliare da via Garibaldi (venendo rispediti indietro dalla Polizia locale) il numerò è progressivamente calato, assestandosi su una media di 60 auto al giorno nella fascia di divieto. Resta il nodo del “martedì nero” quando gli ulteriori divieti del giorno del mercato appesantiscono notevolmente la situazione. Viene, infine, ricordato che non è possibile limitare il transito esclusivamente ai cittadini non residenti a Concorezzo: lo impedisce il Codice della strada che non prevede provvedimenti “ad personam”.
“Esprimo un cauto ottimismo – commenta il sindaco Borgonovo – La situazione è migliorata progressivamente, anche se restano molti nodi da sciogliere, a partire dalle criticità del martedì. Questa sperimentazione ci ha concesso, però, la possibilità di un più ampio monitoraggio. Il traffico serale, quando la viabilità da Monza a Vimercate e lungo la Sp3 da Rancate ad Agrate è praticamente al collasso, dimostra che sarebbe assurdo attribuire la responsabilità del traffico al Piano della mobilità di Concorezzo. Il traffico va tolto dai centri cittadini e dai quartieri ma va limitato più in generale: servono più collegamenti autobus e il prolungamento della metropolitana, con l’intervento di Provincia, Regione e Governo centrale, o il alternativa nuove infrastrutture. Quanto a Concorezzo le conclusioni definitive le tireremo tra due settimane, restiamo ovviamente a disposizione per un confronto sereno e costruttivo con i cittadini”.
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