È finita, Asfalti Brianza non riaprirà
Concorezzo. Fine delle notti da incubo, fine della paura per ripercussioni sulla salute, fine delle polemiche.
Dopo anni di battaglie legali, raccolte firme, ordinanze e ricorsi, Asfalti Brianza, l’azienda del Malcantone operativa nel campo dei bitume, ha protocollato la comunicazione di cessata attività.
All’azienda erano state avanzate diverse contestazioni sulle modalità di smaltimento dei rifiuti, sulla gestione dei fumi (molti residenti di Concorezzo, Sant’Albino e Agrate lamentarono problemi respiratori e irritazione agli occhi) e sulla tipologia di alcuni prodotti.
Dopo gli ultimi provvedimenti del Prefetto, del Tribunale e del Comune di Concorezzo, l’azienda aveva interrotto da mesi l’attività. Ora lo stop definitivo.
Euforico il sindaco Mauro Capitanio, che fin dal primo giorno del suo mandato, aveva inasprito controlli e ordinanze nei confronti dell’azienda, senza esporre il Cimune ad azioni legali con azioni avventate.
“La vicenda Asfalti Brianza è un caso di successo sulla collaborazione tra istituzioni e di dialogo con il territorio – spiega il sindaco – Un’attività produttiva la cui presenza ha portato enormi problemi e preoccupazioni su temi vitali come Ambiente, Salute dei Cittadini e Diritti dei lavoratori. Ringrazio per tutti il Prefetto Patrizia Palmisani (che ha coordinato il tavolo di lavoro che ha visto la presenza di Comuni, Provincia di Monza e della Brianza, Regione Lombardia, ATS Brianza, ARPA, Ato, Carabinieri, Polizia Proncinciale e Locale, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza e numerosi altri soggetti), la Procura di Monza e Brianza e i comitati cittadini che da sempre hanno mantenuto alta l’attenzione su questa vicenda. Sarà sempre massimo il nostro impegno per lo sviluppo di impresa e lavoro sul territorio ma questa storia evidenza che quando si parla di Ambiente, Salute dei Cittadini e Tutela del Lavoro le istituzioni ci sono, dialogano e agiscono concretamente. E ascoltano il territorio. Adesso partono le attività di monitoraggio degli sviluppi sul sito e in parallelo continuano le vicende giudiziarie dove il Comune di Concorezzo è parte civile. Settimana prossima è convocato il tavolo tecnico del Comune per discutere i prossimi passi sull’area e il percorso giudiziario”.
Soddisfazione è stata espressa anche dalla Rondine che, insieme al Comitato Sant’Albino, si era fatta portavoce del disagio e delle paure dei residenti.
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