May 1, 2025
#Cronaca

Evasione da 150 milioni, nuove manette a Concorezzo

Concorezzo. (2). A distanza di qualche settimana, un nuovo arresto scuote il comparto industriale di Concorezzo in zona Schindler. Sotto i riflettori c’è sempre la presunta illecita attività del Consorzio “Cecis” di via dei Mestieri.

La Guardia di Finanza ha fatto scattare le manette ai polsi all’ottava persona ritenuta responsabile di una maxi-evasione fiscale da 150 milioni di euro. A dover chiarire un po’ di cose a Fiamme gialle e magistrati sarà Luciano Q., 56 anni. Luciano è il presidente del Consorzio Cecis che viene indicato come il quartier generale della presunta truffa che ha portato anche al sequestro di immobili in cinque regioni. In corso ulteriori accertamenti ma una quota di evasione e di false fatturazioni sarebbero già state accertate.

Concorezzo. Era proprio Concorezzo il centro nevraligico della maxi-evasione da 150 milioni di euro che, ieri, in occasione dell’operazione “Prima Lux” della Guardia di Finanza (guarda il video esclusivo recuperato da concorezzo.org ) ha scoperto la truffa ordita da 7 evasori totali e 2 paratotali (dichiaravano il 50%) che erano riusciti a celare al fisco 150 milioni tra Iva e imposte dirette.

Il reato più grave, tra quelli contestati, è associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale.

Purtroppo ancora una volta Concorezzo finisce suo malgrado sotto i riflettori, e ancora una volta a far parlare è la zona industriale, dove ha sede il Consorzio guidato dall’usmatese Mauro Q., ritenuto la mente della banda. L’uomo, ovviamente, avrà ora modo di dimostrare l’eventuale estraneità ai fatti.

 Il Consorzio di Concorezzo, specializzato in logistica e facchinaggio nei confronti di grossi centri commerciali, è stato al centro di una indagine che ha coinvolto 200 finanzieri, coordinati dalle Procure di Monza e Pavia. Il tutto era nato da semplici controlli nel Pavese per risalire ad eventuali lavoratori in nero presso cooperative. Poi si è arrivati a Concorezzo, dove si è scoperto il presunto giro di false fatturazioni, lavori inesistenti, costi fittizi. 

L’Autorità Giudiziaria, al termine delle indagini, ha disposto il sequestro per equivalente pari a circa € 11 milioni destinato a confisca di:

  • conti correnti, portafoglio titoli, cassette di sicurezza, titoli di credito, obbligazioni, polizze, fondi patrimoniali di garanzia intestati agli indagati e giacenti presso 37 Istituti di Credito su tutto il territorio nazionale;
  • nr. 23 immobili ubicati in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Sicilia;
  • quote sociali di 9 società tutte insistenti sul territorio lombardo;
  • 4 società immobiliari ubicate nella regione Lombardia che gestiscono 47 immobili, anche di pregio, dislocati tra Cologno Monzese (MI), Concorezzo (MB), Bernareggio (MB), Burago di Molgora (MB), Usmate Velate (MB), Ravenna (RA).