Il “rogo” del Brambilla per salvare le imprese dallo Stato malato
Concorezzo. Gian Luca Brambilla, concorezzese e titolare della “eAgisco” di Vimercate, è un imprenditore tosto, determinato. Alla crisi non si piega, anzi, se possibile, cerca di prenderla a calci. E per questo giovedì mattina, alle 10,30, l’imprenditore metterà in scena a Monza, in piazza Trento, una clamorosa protesta: a titolo personale (lui è anche vicepresidente vicario della Confcommercio brianzola con deleghe proprio al credito e al fisco) brucerà il modello f24 simbolo del potere fiscale dello Stato. Brambilla ha scelto proprio il 16 maggio, giorno dei pagamenti per dire basta a uno Stato soffocato dalla burocrazia, incapace di aiutare le imprese e soprattutto, in questi anni, debitore insolvente.
«Se fino a due anni fa mi chiamavano i cosiddetti “marginari”, titolari di realtà su cui avvertivo dubbi circa la sopravvivenza, aziende anacronistiche o improvvisate, ora a chiamare sono gli “insospettabili” – ha raccontato a Sergio Nicastro del Giornale di Monza – Imprenditori sulla piazza da sessant’anni, che magari hanno negozi nelle vie nobili della Brianza, in centro Monza o Lissone. Persone che mi dicono che vogliono parlare, con le quali mi chiudo poi in ufficio e che, dopo avermi chiesto riserbo, poi aprono i libri: e a quel punto vedo cose disastrose. Problemi con le banche, con il fisco, con la Pubblica Amministrazione».
C’è da pensare che Brambilla giovedì mattina non sarà solo in piazza.