Legami con la ‘ndrangheta, assolto il concorezzese Mirko Sala

Concorezzo. Assolto con formula piena. Mirko Sala, per la Terza sezione della Corte di Appello di Milano, non ha alcuna responsabilità nel processo che vede alla sbarra una presunta associazione di stampo mafioso con sede a Brugherio. Il contabile, legato da rapporti di lavoro con personaggi a processo per associazione a delinquere di stampo mafioso, è assolutamente estraneo alle vicende criminali del clan Paparo.
Lo ha stabilito il giudice che sta coordinando il processo che vede come principale imputato Marcello Paparo, imporenditore di Isola di Capo Rizzuto, ora agli arresti dominiciliari. Il giudice ha condannato il presunto boss a 12 anni, 4 anni sono stati inflitti a sua figlia Luana, dieci anni e due mesi per il fratello Romualdo, e altre condanne pesanti.
Il clan, operativo nel settore del facchinaggio, era accusato di utilizzare metodi e minacce mafiose per imporre il giro di affari. Per Sala era arrivata l’accusa di essere il loro “contabile”: il concorezzese, difeso da Stefania Fiorentini, è stato assolto con formula piena per la seconda volta.