Mensa delle “Marconi”, dita puntate sulla qualità della mensa

Qualità scadente del cibo o alunni (e genitori) troppo pretenziosi. Comunque sia è polemica sul cibo dispensato alle elementari di via Marconi, soprattutto dopo che l’assessore Walter Magni ha portato in aula le rimostranze di alcune mamme. Stizzita la replica dell’assessore all’Istruzione, Emilia Sipione, sia per l’invasione di campo del collega, ma soprattutto perché la Commissione che vigila sulle mense avrebbe garantito sulla qualità. Il dibattito è aperto. In redazione è arrivata una lettera che pubblichiamo. Non mancheranno le repliche.
Ovviamente si tratta del parere di una lettrice. Siamo certi che chi eroga il servizio la pensi in maniera diametralmente opposta e se lo vorrà avrà modo e spazio per dire la propria. Così per tutti.
Gentile Redazione,
sono la Mamma di una bambina che frequenta la Scuola Elementare Guglielmo Marconi di Concorezzo, ed approfitto della Vostra gentile disponibilità per scrivere sul Vostro giornale, che so essere molto letto dai nostri Concittadini e non solo.
Oggi ho avuto modo di leggere su un quotidiano locale dell’interrogazione che l’Assessore all’Urbanistica Walter Magni ha esposto all’Assessore all’Istruzione Emilia Sipione, direttamente in Consiglio Comunale, inerente a due telefonate ricevute da altrettante Mamme, che si lamentavano della scarsa qualità del cibo della Mensa Scolastica, distribuito da una Società esterna che viene servito ai nostri figli.
Appena ho letto, mi sono sentita in dovere di spezzare una lancia a suo favore ed appoggiare pienamente il gesto fatto in Aula Consigliare, nonostante, attingendo dal quotidiano locale, sembrerebbe non fosse stato di sua competenza; il problema esiste veramente, non è per niente da sottovalutare e va affrontato seriamente.
Porto mia figlia a scuola quotidianamente e quello che emerge confrontandomi con le altre mamme è uno stillicidio di lamentele in merito alla qualità del cibo a loro erogato; faccio alcuni esempi:
Il Pollo il 04.05.12 era maleodorante, tant’è che anche le insegnanti se ne sono accorte; il pesce è solitamente immangiabile dal cattivo odore; le verdure sono sempre dure perché crude; la bresaola è composta “misteriosamente” dal 50% di grasso; i pomodori arrivano solo verdi; i piselli e la rucola vengono sistematicamente gettati nei rifiuti; il riso naviga nell’acqua e le posate sono sporche ed i piatti sono in numero insufficiente; senza contare la frutta che non la mangia nessuno perché arriva già guasta ed impresentabile.
Senz’altro l’Assessore alla partita avrà modo di difendere il suo operato e di trovare una risposta adeguata a tutto e a tutti, come spesso sanno fare bene tutti gli Assessori, ma credetemi, così i problemi che quotidianamente riscontriamo nei nostri figli, non si risolvono e non si risolveranno assolutamente mai! E’ come se dovessimo sostenere che la “cura è stata efficace ma il paziente è morto”.
E’ così difficile dare la parola anche ai nostri bimbi e sentire dalle loro testoline, magari sottoponendoli a dei quiz/gioco, quello che pensano? Per avere una statistica reale di quello che loro mangiano e quello che loro non mangeranno mai, sono convinta che ne vedremo tutti delle belle, anche per evitare quell’enorme spreco quotidiano di cibo avanzato che immancabilmente finisce nei rifiuti.
Basterebbe usare un po’ di quel buon senso che oggi sembrerebbe non dimori più in ognuno di noi e guardare in faccia la realtà; sono solo dei bambini ed andrebbero trattati come tali anche nell’alimentazione.
Ho la certezza, senza peccare di presunzione, di non essere la sola a volerlo e quindi faccio appello a tutte le mamme che la pensano come me, chiedendo loro di non sottovalutare il problema della salute dei propri Figli.
Fatevi sentire anche Voi.
Mia figlia ed io, ringraziamo la Redazione del Giornale per lo spazio che ci ha gentilmente concesso.
Una mamma preoccupata.