Metropolitana a Concorezzo, forse è la volta buona
Concorezzo. Forse, dopo decenni di attesa, è la volta buona. Al tavolo ci sono tutti: Regione Lombardia, con il fondamentale supporto dell’assessore alle Infrastrutture Claudia Terzi, Comune di Milano, Città metropolitana di Milano, Provincia di Monza e i Comuni di Concorezzo (il tavolo è seguito direttamente dal sindaco Mauro Capitanio), Cologno Monzese, Brugherio, Carugate, Agrate, Vimercate.
In questi giorni verrà sottoscritto un documento ufficiale per arrivare finalmente allo studio di fattibilità per una metropolitana “leggere” tra Cologno Nord e Vimercate e, successivamente, alla definizione del tracciato.
L’articolo 2 del documento precisa che “Le parti si impegnano, per quanto di propria competenza, a dare corso alle attività disciplinate dal presente Accordo, secondo le modalità di seguito stabilite, al fine di redigere il primo stralcio del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (ai sensi dell’ art.41 del D.Lgs 36/2023), con particolare riferimento alla soluzione LRT che colleghi nel modo più idoneo la stazione M2-Cologno Nord con i comuni di Agrate Brianza, Brugherio, Carugate, , Concorezzo e Vimercate”.
La Regione ha già messo a bilancio circa 1 milione, il Comune di Concorezzo per questi primi passaggi ha stanzione 200.000 euro.
L’accordo tra istituzioni prevede anche la convocazione di “Tavolo Tecnico” congiunto che dovrà seguire, col supporto dei progettisti, le fasi di avanzamento delle attività con cadenza utile all’efficiente coordinamento e monitoraggio delle attività.
Il “Tavolo Tecnico” sarà composto dai rappresentanti dei soggetti firmatari e svolgerà le seguenti attività: garantire il costante confronto e coordinamento tecnico degli sviluppi delle soluzioni progettuali, al fine di addivenire ad uno sviluppo integrato e garantirne la piena funzionalità e fruibilità in ogni fase di sviluppo: fornire supporto e monitoraggio in relazione all’avanzamento delle attività di progettazione.
In occasione della recente campagna elettorale, gli amministratori dei sei Comuni interessati avevano consegnato una copia del tracciato anche al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.