Neonato abbandonato a Monza, indagini portano a Concorezzo

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Vimcercate, 20 dicembre 2011 - La mamma di Simone, il piccolino abbandonato tre ore dopo essere nato, non si trova. I carabinieri la cercano senza sosta da sei giorni. Mentre trova maggiori conferme la storia raccontata dall’operaia di Monza nelle cui braccia mercoledì notte una giovane italiana di circa 30 anni ha abbandonato il neonato.

La sua ricostruzione, apparsa in un primo momento inverosimile e contraddittoria, è ora avvalorata da un nuovo testimone. Gli uomini della Compagnia e della stazione dei carabinieri di Vimercate, guidati del tenente Marco d’Aleo e dal maresciallo Silvano Domestici, hanno rintracciato infatti l’automobilista che ha accompagnato l’improvvisata balia e il neonato all’ospedale di Vimercate.

È un uomo di mezza età che abita a Concorezzo. Interrogato, ha detto che verso le 20 di mercoledì passando in automobile davanti al Santuario della Madonna delle Grazie di Monza ha visto un gruppo di persone che discutevano per strada. Il centro della scena era occupato da una donna con in braccio un bambino appena nato. Agitata, ripeteva che non era il suo e che non sapeva cosa fare. Che glielo aveva dato una ragazza incontrata per strada mezz’ora prima sulla via Libertà di Monza. E che poi era fuggita via implorandola: «non posso tenerlo. Pensaci tu».

L’automobilista concorezzese dunque si è offerto di portarla all’ospedale di Vimercate. Cosa che avevano consigliato di fare anche i padri del convento monzese a cui la donna si era rivolta poco prima. Al pronto soccorso l’operaia avrebbe detto di conoscere la madre del neonato, come ha scritto nel suo rapporto l’infermiere che l’ha registrata. Ma davanti ai carabinieri mezz’ora dopo ha smentito: «Non conosco la madre di Simone, l’incontro è avvenuto per caso per strada».

Gli inquirenti si sono ormai convinti che nelle fasi convulse del ricovero sia sorto un fraintendimento tra lei e l’infermiere. Intanto il piccolo Simone oggi compie sei giorni. Tra quattro scadrà il termine concesso dalla legge alla sua mamma per riconoscerlo. Se non lo farà, il piccolino sarà dato in adozione. Tante coppie hanno chiamato l’ospedale e i servizi sociali del Comune di Vimercate offrendosi di diventare i suoi genitori. E’ sicuro che Simone festeggerà il suo primo Natale al caldo del reparto neonatale di Monza coccolato da medici ed infermiere.

di Antonio Caccamo (articolo tratto da Il Giorno)