Nuova Esselunga a Vimercate, dubbi e richieste di Concorezzo
Concorezzo. Il parere è negativo. Per quel che potrà servire, il Comune, nella recente Conferenza dei Servizi del 30 giugno, ha detto no al nuovo progetto urbanistico di Vimercate che prevede, 6200 metri quadrati di edilizia libera, 5000 di edilizia convenzionata, 3700 di terziario, 10.000 di commerciale con un nuovo quartiere Esselunga. L’insediamento, nella zona Sud della città, al confine con Burago e Concorezzo, era già stato sottoposto a “referendum” tra i vimercatesi dalla precedente Amministrazione, e molto osteggiato dal Movimento Cinque Stelle, che ora si trova al governo di Palazzo Trotti.
Già reduce dall’impatto sul tessuto commerciale e sulla viabilità della nuova Esselunga di Monza (che nei fatti si trova a Concorezzo), il Comune ha motivato con una lettera le proprie perplessità, ricordando le scelte politiche fatte in questi anni per non avere centri commerciali in città, a tutela dei negozi di vicinato e della sostenibilità. Concorezzo, però, si è trovata poi accerchiata dai centri commerciali e dalle grandi strutture degli “altri”: Vimercate, Villasanta, Agrate (è fresca l’apertura del maxi-centro cinese) e Monza.
Le richieste
Fermo restando il parere negativo, il Comune chiede almeno due interventi per rendere meno impattante il nuovo complesso: una rotonda al posto del semaforo del Pagani e una pista ciclopedonale lungo via IV Novembre, la strada che collega Concorezzo e Agrate e da lì Vimercate e il suo nuovo quartiere.
Nella foto il progetto approvato da Vimercate
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