Odori molesti, petizione e rivolta alla Baragioeula

puzza irresistibile
puzza irresistibile
Non ne possono più. Di rumori e odori molesti ne hanno le orecchie e il naso pieni. E prima che scoppi una rivolta in stile no-Tav, hanno voluto per l'ultima volta far capire ai diretti interessati che la pazienza è finita. A protestare sono i residenti della Cascina Baragioeula, in via 4 Novembre, confine agratese di Concorezzo. Da anni sopportano, chiedono aiuto civilmente alle autorità, interessano Regione e Comune.

Oggi insieme ai rumori, sono tornati i forti odori maleodoranti.

Come ci spiega un residente, A.R., la presenza di queste emissioni si verificano saltuariamente, di notte e spesso nei periodi di festa rendendo l’aria talmente irrespirabile che a nulla serve chiudersi in casa: bisogna proprio andare a farsi un giretto o respirare queste esalazioni. Ma cosa sono e da dove provengono?

I dubbi vengono svelati quando in settimana una rappresentante del comitato cascina Morosina è passata presentando una raccolta firme congiunto tra i cittadini di Agrate e Concorezzo contro una azienda chimica della zona.

Il comitato Cascina Morosina, nato nel 1991 a causa delle prime emanazioni maleodoranti, è intenzionata a fare sul serio indirizzando la petizione al sindaco di Vimercate, Concorezzo, Agrate, ARPA, NOE (nucleo operativo ecologico), e alla provincia di Monza e Brianza.

Impressionante i 20 anni di denunce e dichiarazioni degli organi preposti alla sicurezza nei confronti dell’azienda e le denunce dei cittadini: eppure gli odori si sentono ancora.

Nella petizione sono descritti minuziosamente tutti gli avvenimenti e gli accertamenti verificati e verificabili.

Tra tutti citiamo l’incidente del 14 novembre 2008 (venerdì notte) dove a causa di un guasto nell’azienda incriminata delle sostanze maleodoranti hanno invaso in massiccia dose la zona morosina causando sintomi di faringodinia, cefalea e nausea. L’azienda non ha dichiarato quali sostanze siano fuoriuscite e il Comune dopo una settimana invitava i cittadini a non consumare gli ortaggi prodotti dai propri orti.

Il comitato non ha più intenzione di tergiversare e vuole delle risposte poiché c’e’ di mezzo la salute della popolazione e chiedono oltre allo stop alla emanazione di sostanze maleodoranti anche di essere informata sulla tipologia di sostanze che sta respirando da oltre 20 anni. Infine chiede, data la pericolosità dell’azienda iscritta tra le 50 aziende più pericolose d’Italia, di istituire un piano di evacuazione del territorio in caso di incidenti come quello del 2008 che purtroppo ha visto la popolazione reagire spontaneamente all’incidente per tutelare la propria salute.