Dopo la bagarre politica, il voto: il caso piscina verso la soluzione

piscinainsport2.jpgConcorezzo. Il Consiglio comunale di Concorezzo ha votato ieri sera per la proroga di sei mesi (tempo massimo concesso dalla legge) alla convenzione con la società Insport. Si chiude quindi con una prima pezza la vicenda che ha messo in allarme i tantissimi utenti della struttura.

In questi sei mesi (fino al 28 febbraio 2015) si dovrà scegliere se, per il futuro, procedere con una normale gara di appalto per la gestione o utilizzare la strada del project financing, coinvolgendo i privati in un progetto complessivo di riqualificazione.
"Ieri sera il Consiglio Comunale ha votato per la proroga e l'esito é stato positivo - commenta Insport in una nota ufficiale - Lunedì 1 settembre riapre la piscina e riprendono tutte le attività fino al 28 febbraio. É stato anche assicurato che verrà creata celermente una commissione che prenda in esame il nostro progetto di ristrutturazione consegnato a marzo. Siamo fiduciosi che tutto vada per il meglio".
Le opposizioni di Pd, Vivi Concorezzo e Città Democratica hanno votato contro la proroga ritenendo insufficiente il tempo messo a disposizione per l'esame dei documenti (il Consiglio è stato convocato d'urgenza), accusando la maggioranza di aver gestito in modo approssimativo la vicenda e facendo pesare il parere negativo dei funzionari alla proroga.
Dal canto suo la maggioranza, dopo una discussione articolata (il sindaco Riccardo Borgonovo a un certo punto ha chiesto anche il rinvio della votazione) ha accusato la minoranza di irresponsabilità (l'adeguamento della piscina si trascina dai tempi del sindaco Bernareggi, oggi in Vivi Concorezzo e di Lissoni, ex sindaco del centrosinistra) e sostenuto la necessità della proroga per garantire posti di lavoro e servizi ai cittadini.
"La proroga era inevitabile, il disagio sarebbe troppo grande per cittadini, scuole e persone con disabilità - spiega l'assessore ai Lavori 
pubblici, Innocente Pomari - Se qualcuno pensa che io sia l'unico colpevole mente sapendo che io sono stato l'unico ad approvare il piano anti-incendio dopo che abbiamo atteso il parere dei vigili del fuoco a fine 2013 e preparando il progetto entro marzo di quest'anno. Se c'è stato un periodo in cui non si è fatto nulla bisogna guardare qualche anno indietro. Questo, tra l'altro, non vuole dire che non vi fossero impianti anti-incendio, piani di evacuazione o vie di fuga, sia chiaro. Un'ultima precisazione: il centro sportivo e la piscina sono gestiti da un privato, a lui spettava avvisare gli utenti di eventuali problemi di rinnovo contrattuale".

COSA SUCCEDE ORA

L'Amministrazione ha sollecitato Insport a presentare in tempi strettissimi un project financing sostenibile. In cambio della gestione pluriennale e relativi proventi, l'imprenditore dovrebbe accollarsi interventi rilevanti per circa 1,9 milioni di euro. In caso questa via non risultasse percorribile, il Comune ha pronti i 180 mila euro necessari all'adeguamento del sistema anti-incendio. Il caso piscina - almeno per ora - sembra essersi sgonfiato.