Presunta frode fiscale da 150 milioni, verso il verdetto

Concorezzo. Il 28 novembre potrebbe essere scritta la parola fine sulla sconcertante vicenda giudiziaria che ha avuto come teatro il Consorzio Cesis di Concorezzo, in via dei Mestieri 8/b. La Finanza, che fece scattare a febbraio le manette ai polsi di otto persone, contesta un giro di false fatturazione e di evasione al fisco per 150 milioni di euro. In cima alla piramide i fratelli brianzoli Luciano e Mauro Quartieri, che hanno chiesto il rito abbreviato. La commercialista del consorzio, Emanuela Pedron, ha chiesto invece il patteggiamento, come pure Luciano Petruzzelli, socio della Pedron.
Questo il video relativo all’operazione denominata “Prima Lux” http://multimedia.gdf.gov.it/video/Attivita%20operativa/2012/9-febbraio-2012
Il Consorzio di Concorezzo, specializzato in logistica e facchinaggio nei confronti di grossi centri commerciali, è stato al centro di una indagine che ha coinvolto 200 finanzieri, coordinati dalle Procure di Monza e Pavia. Il tutto era nato da semplici controlli nel Pavese per risalire ad eventuali lavoratori in nero presso cooperative. Poi si è arrivati a Concorezzo, dove si è scoperto il presunto giro di false fatturazioni, lavori inesistenti, costi fittizi.
L’Autorità Giudiziaria, al termine delle indagini, ha disposto il sequestro per equivalente pari a circa € 11 milioni destinato a confisca di:
- conti correnti, portafoglio titoli, cassette di sicurezza, titoli di credito, obbligazioni, polizze, fondi patrimoniali di garanzia intestati agli indagati e giacenti presso 37 Istituti di Credito su tutto il territorio nazionale;
- nr. 23 immobili ubicati in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Sicilia;
- quote sociali di 9 società tutte insistenti sul territorio lombardo;
- 4 società immobiliari ubicate nella regione Lombardia che gestiscono 47 immobili, anche di pregio, dislocati tra Cologno Monzese (MI), Concorezzo (MB), Bernareggio (MB), Burago di Molgora (MB), Usmate Velate (MB), Ravenna (RA).