Quindicenne morto a Concorezzo, l'ipotesi del Covid

covid_virus.jpgConcorezzo. Solamente l'esito dell'esame autoptico spiegherà perché, lo scorso 17 giugno, in via Garibaldi, si è consumata una tragedia che lascia scossa e addolorata, ancora oggi, tutta la comunità di Concorezzo. Tra le ipotesi sulle cause del decesso dello studente di 15 anni (classe 2005, ne avrebbe compiuti 16 quest'anno) c'è ora anche quella di una embolia polmonare come conseguenza di una polmonite legata al Covid. Per questo sarebbero stati disposti sulla salma e sui genitori gli accertamenti del caso. Al momento non è ancora stata stabilita la data del funerale. Anche in oratorio i ragazzi di don Luca si sono fermati per un momento di preghiera per ricordare la vittima di questa immane tragedia.

I nuovi casi di contagio ieri, 21 giugno, sono stati 495, il dato più basso dal 18 agosto 2020, contro gli 881 del 20 giugno. Con 81.752 tamponi 69mila in meno, ma con un tasso di positività invariato allo 0,6% (ieri era allo 0,59%). I decessi sono 21 (ieri 17), per un totale di 127.291 vittime dall'inizio dell'epidemia.

Ancora in discesa i ricoveri: le terapie intensive sono 4 in meno (ieri -5) con appena 9 ingressi del giorno, e scendono a 385, mentre i ricoveri ordinari sono 54 in meno (ieri -60) 2.390 in tutto. 

LA VARIANTE DELTA

In una intervista al Corriere della Sera, il virologo Fabrizio Pregliasco ha spiegato che "Il fatto di trascorrere più tempo all’aria aperta e i raggi ultravioletti che neutralizzano il coronavirus sono due fattori che ancora una volta ci aiuteranno. Rispetto allo scorso anno abbiamo inoltre un’arma in più, i vaccini. Considerando solo gli over 12, che sono oggetto della campagna vaccinale, la percentuale della popolazione parzialmente protetta sfiora il 60%. Circa il 28% è completamente vaccinato e almeno le persone più anziane sono in una condizione molto più sicura rispetto a un anno fa".

PIU' PROTETTI, MA SEVE CAUTELA. "Temo che potremo andare incontro a una situazione simile a quella che sta vivendo il Regno Unito, come se gli inglesi, che hanno anticipato le aperture, fossero già al secondo tempo di uno stesso film - ha aggiunto Pregliasco riferendosi al prossimo autunno -  Non sarà una nuova ondata, ma un picco di risalita di infezioni lievi o asintomatiche che non porterà però al pesante incremento di ricoveri e decessi che abbiamo già vissuto perché il vaccino funziona anche con la variante Delta, seppur con una leggera perdita di efficacia. Attendiamoci un aumento contenuto delle forme più gravi di Covid-19".