Rogo di via Repubblica, si ricercano alcuni ragazzini

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Concorezzo. Sono arrivati in sella ad alcuni motorini. Hanno puntato senza esitazione una utilitaria posteggiata in via Repubblica di fronte al monumento ai Caduti. Hanno versato benzina contenuta in una tanica e hanno dato fuoco. Quindi,a tutta velocità, si sono dati alla fuga. E' questa la ricostruzione più verosimile di quanto accaduto giovedì sera, poco doopo le 22, a pochi passi dal Municipio, nella zona di posteggio che incrocia via Varisco. Ed ora è caccia senza sosta ad alcuni ragazzini ritenuti responsabili del folle incendio doloso che, se non domato in tempo, avrebbe potuto dar seguito ad una pericolossima catena di esplosioni. Le conseguenze del folle attentato dell'altra sera sono pesantissime: quattro auto divorate dalle fiamme (una Renault Megane, una Peugeot 307 station wagon, una Toyota Yaris e una Volkswagen Polo), di cui due non coperte da assicurazione sull'incendio e che quindi costituiranno un danno ancor più ingente per i proprietari. I veicoli andati distrutti appartengono a due residenti di via Varisco, a una dipendente del bar sempre di via Varisco e ad un altro cittadino della zona.
Le indagini sono affidate ai carabinieri della stazione di via Ozanam, coordinate dal luogotenente Fulvio Carotenuto, già comandante del Nucleo operatiovo di Vimercate e quindi con una larga esperienza nel campo delle indagini. Nulla è lasciato al caso. Gli inquirenti hanno già esaminato i filmati della videosorveglianza del Comune e di alcuni distributori di benzina della zona, dove i malviventi potrebbero aver riempito la tanica, poi abbandonata sul luogo dell'attentato e ora sequestrata dai militari. Sono stati ascoltati i proprietari delle auto danneggiate, alcuni residenti della zona e anche gli amministratori locali. Presto fare qualunque tipo di ipotesi, anche se sono ritenute interessanti le testimonianze di alcuni passanti che avrebbero visto la banda in motorino entrare in azione.

In settimana si terrà anche un vertice in Comune, indetto dal sindaco Riccardo Borgonovo, con obiettivi precisi: pattugliamenti serali e potenziamento dell'illuminazione pubblica nei punti sensibili del paese.

Al centro delle indagini dei carabinieri anche piccoli epsiodi di spaccio all'ombra del monumento ai Caduti che ormai vengono dati per assodati.