Stalking condominiale, il caso di via Verdi verso la soluzione

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Concorezzo. L'sos lanciato dalle pagine di concorezzo.org potrebbe aver dato la svolta attesa da anni da alcuni residenti di una palazzina nella zona di via Verdi. Lo scorso 25 marzo una cittadina si era rivolta al nostro giornale chiedendo disperatamente aiuto: la situazione nel suo appartamento si era fatta invivibile a causa della rumorisità esasperata di alcuni vicini di casa. Un caso di stalking condominiale (nella foto un servizio dedicato dalle Iene ad un episodio analogo) che aveva già chiamato in causa condomini, Forze dell'ordine, amministratore. Ma nulla da fare. La notizia, proprio perché richiama situazioni non dissimili vissute da centinaia di persone, era stata tra le più lette, commentate e condivise. Ci avevano scritto cittadini per manifestare solidarietà, alcuni amministratori per dirsi disponibili ad aiutare il lettore in difficoltà. L'altro giorno è arrivata in redazione la comunicazione forse più attesa. A scrivere, questa volta, è stato lo studio legale di Monza che assiste i proprietari dell'appartamento che è stato dato in affitto ai presunti "molestatori" della quiete. "Mi limito ad evidenziare - scrive l'avvocato - che la proprietà dell’immobile condotto in locazione dalla famiglia di “rumeni/sudamericani”, come da Voi definiti, si sono già attivati tanto è vero che ho già provveduto a diffidare i conduttori in data 19 marzo 2014 e ad inviare in pari data un fax con l’allegata diffida al legale che assiste il Condominio. Qualora i conduttori dovessero porre in essere ulteriori episodi di molestie, disturbo e violazione delle norme del regolamento condominiale, la proprietà non esiterà a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria competente per risolvere il contratto e liberare l’immobile".