Studenti sardine, il Comune si schiera. Ma la polemica infuria

b_450_500_16777215_00_images_malcantone.jpegConcorezzo. Pagare per un servizio che non c'è è una cosa che, in tempi di crisi, fa davvero infuriare. Ma anche sapere che i propri figli, alla fine, riescano ad arrivare a scuola come deportati, ammassati come sardine su un pullman di linea, è una magrissima consolazione. Dopo l'sos lanciato da alcuni genitori al Comune per risolvere i disagi della linea Z321 TREZZO-MONZA VIA LECCO, in particolare nella fascia dalle 7 alle 8 del mattino, qualcosa si è mosso.
In settimana, pur non essendo di competenza comunale, l'assessore alla Viabilità Walter Magni ha preso carta e penna e ha scritto alla società di trasporti per esprimere disappunto e chiedere soluzioni. Gli studenti delle superiori, diretti da Concorezzo a Vimercate, faticano a salire su bus strabordanti, alla faccia degli abbonamenti pagati in anticipo. C'è chi si deve alzare all'alba per prendere il bus delle 7 o ancora prima, c'è chi è obbligato ad arrivare in ritardo. Il pressing genitori-Comune potrebbe obbligare l'azienda a introdurre un mezzo integrativo. Altrimenti c'è chi prospetta uno sciopero di massa dei biglietti.
A difesa degli studenti è intervenuto naturalmente anche il sindaco Riccardo Borgonovo, che farà presente il problema alla Provincia di Monza e sul cui computer sono arrivate una decina di mail direttamente dagli studenti. Del caso è stata informata anche la Asl: i genitori vogliono sapere se quel carnaio rispetti i parametri di igiene sanitaria.

Ecco gli ultimi messaggi arrivati a concorezzo.org.

"Anche mio figlio, che è in 2^ superiore, utilizza questa linea bus - scrive Tina -  L'anno passato ha "deciso causa forza maggiore" di andare a scuola con la corsa delle 07.05 (via Dante-Concorezzo) perchè con la successiva era impossibile salire sul pullman. Ciò comportava e comporta tutt'ora l'arrivare a destinazione, a Vimercate, con 40 minuti di anticipo e rimanere "fuori" da scuola "a cielo aperto" per 15/20'. Se poi dovesse perdere quella corsa e non riuscisse a salire sulla successiva è garantita l'assenza perchè i genitori nel frattempo sono andati al lavoro ed oltre a non poterlo accompagnare non potrebbero firmare il permesso di entrata alla seconda ora. Mi auguro che vengano presi provvedimenti in tempi brevi...".

"Concordo anch'io con quanto finora pubblicato - rincara Paola - Il punto è che chi compra l'abbonamento (settimanale, mensile, annuale) deve pagare in anticipo un 'servizio' che non gli viene garantito. Non ha logica!
Ma è possibile che ogni anno si devono riscontrare le stesse problematiche e non si riesce ad organizzare qualche corsa in più in quelle fasce d'orario?
Da anni lo stesso problema: errare humanum est, perseverare autem diabolicum".