Tre anni di battaglia contro il licenziamento: il Tribunale gli dà ragione

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Concorezzo. "Inabile a svolgere il lavoro". Questa la motivazione con cui nel 2010 Leonardo Ceciliani, 50 anni, residente in paese, venne licenziato dalla sua ditta, la Sampla Belting di Agrate, specializzata nella produzione di nastri e tragicamente al centro delle cronache nell'aprile del 2008 quando, a soli 34 anni, vi perse la vita il concorezzese Davide Martis (http://goo.gl/gCWP7M). La decisione dell'azienda arrivò sulla scorta di una prescrizione dell'Asl che certificava la sua impossibilità a lavorare presso i macchinari a seguito di un grave incidente (Ceciliani rischiò lo stritolamento in un macchinario, ndr): impossibile per l'azienda trovargli una mansione diversa da quella di operaio, da qui la decisione di licenziarlo a partire dal 1 gennaio 2011. Ceciliani si è da subito opposto a quella sentenza e ora il giudice del lavoro di Monza gli ha dato ragione, ordinando all'azienda di reintegrarlo. Lui nel frattempo ha trovato un altro lavoro e potrebbe optare per la compensazione con venti mensilità arretrate.
La foto è tratta da facebook.