Una grande realtà come il Casc non può scivolare su Facebook
Concorezzo. Questo giornale, da quando esiste (e sono quasi 15 anni), non ha mai mancato di rilevare la straordinarietà di una realtà come il Casc, eccellenza vera sia in campo sportivo che nel ruolo primario dell’educazione e del sostegno sociale. Per questo siamo rimasti esterrefatti (e con no diverse centinaia di concorezzesi), nel leggere un recente post sulla pagina Facebook ufficiale del Coordinamento Attività Sportive Concorezzo. Forse amareggiato per il maltempo che ha guastato programmi e affluenza, il gestore della pagina si è lasciato andare a considerazioni decisamente fuori luogo: “Solo una cosa mi ha profondamente deluso e amareggiato – scrive – Trovare delle persone, in Villa Zoia, che tentavano di “RUBARE” bambini per l’altro evento offrendo loro ghiaccioli gratis. Non pensavo che si potesse arrivare a tanto. è una guerra tra poveri. Non so chi abbia avuto questa idea , ma credo che si debba vergognare per questo gesto. Già non avvisare per tempo della concomitanza di eventi simili ,non è stata una buona scelta .Ma ad arrivare a questo gesto è stato proprio PENOSO. ma non importa non continuiamo ad andare avanti per l’amore dei nostri ragazzi e sopratutto per amore dello sport,perchè lo sport è vita e Noi amiamo lo sport 100% sport casc concorezzo .al prossimo anno”. Il riferimento, per nulla velato, è all’Associazione Alpini che, come da tradizione, aveva in corso la propria festa nel parco giochi. Come fa notare qualche amico del Casc, non è certo la prima volta che le penne nere regalano ghiaccioli in questa occasione. Ma non è questo il punto. Se anche la concomitanza di eventi avesse creato della “concorrenza”, come si fa a parlare di furto, seppur virgolettato, di bambini, di gesto vergognoso, di guerra tra i poveri? Non si dovrebbe in generale, se poi la controparte sono gli Alpini di Concorezzo, le parole sono doppiamente insensate. Siamo certi che il post sia stato mal scritto e mal fomentato, che si tratti di uno scivolone, che passato il temporale tornerà l’arcobaleno della collaborazione tra associazioni e sodalizi che fanno tanto (e gratis) per la nostra città. Ma l’epoca dei social media impone assunzione di responsabilità, e quel post proprio non è da Casc. Peccato anche per quei (pochi) cittadini che hanno messo il “mi piace” o addirittura condiviso, rendendo ancora più ampia la platea dello scivolone. Forse, a volte, sarebbe il caso di cancellare sfoghi affrettati e tornare ad usare telefoni e confronti faccia a faccia.
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