Casa tolta alla mafia e data ai ragazzi autistici
Concorezzo. Autonomia e legalità. Queste le due parole chiave del progetto improntato al Dopo di Noi che trasformerà un appartamento confiscato alla mafia in una opportunità residenziale per ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Il Comune di Concorezzo, grazie a una procedura di assegnazione da parte della Prefettura, è riuscito, infatti, a ottenere l’affidamento di un appartamento confiscato alla mafia che ha poi affidato ad Associazione Cascina San Vincenzo per un progetto residenziale.
L’appartamento si trova in un complesso di grande pregio in via Libertà, con giardino condominiale e portineria, proprio nel centro storico della città brianzola. La consegna delle chiavi, dalle mani del sindaco Mauro Capitanio a quelle del presidente dell’Associazione Cascina San Vincenzo Efrem Fumagalli, è avvenuta giovedì 12 ottobre.
Nelle prossime settimane sono previsti i lavori di adeguamento dell’appartamento: verrà infatti ricavata una quarta camera da letto che sarà riservata all’operatore che accompagnerà i giovani adulti con disturbi dello spettro autistico in un percorso di vera e propria autonomia residenziale. Percorso iniziato già da tempo all’interno proprio della Cascina, tramite un appartamento palestra in cui i ragazzi sono stati protagonisti di un processo di avviamento graduale alla vita autonoma. Un focus è dedicato anche alle famiglie degli utenti, con interventi mirati di accompagnamento verso l’adultità dei figli.
Per quanto riguarda la sostenibilità economica del progetto, sono previsti diversi contributi di tipo pubblico e privato come ad esempio i fondi della progettualità del “Dopo di Noi” e del PNRR. Sulla base delle caratteristiche del gruppo sarà possibile identificare il reale bisogno di risorse professionali a supporto. Costi che potranno essere in parte finanziati dall’assegno di residenzialità di Regione Lombardia.
“A Concorezzo abbiamo dimostrato che legalità e autonomia vanno di pari passo- ha commentato il sindaco Mauro Capitanio-. Il Dopo di Noi diventa oggi, nella nostra città un qualcosa di ancora più concreto. Affidare questo appartamento confiscato alla mafia alla Cascina San Vincenzo ci riempie di orgoglio e indica che la strada dell’integrazione sociale e territoriale è un qualcosa di attuale e da continuare a perseguire. Siamo certi che questo progetto rappresenterà un arricchimento non solo per i ragazzi e per le loro famiglie, ma per l’intera città.
Un grazie alla Cascina San Vincenzo per il prezioso lavoro che da anni garantisce alle persone con disturbi dello spettro autistico e alle loro famiglie”.
“A 15 anni da quando siamo partiti siamo di fronte ad una nuova sfida: la progettualità per il “dopo di noi” ovvero creare opportunità e spazi di vita autonoma e indipendente per i ragazzi autistici – ha spiegato il presidente dell’Associazione Cascina San Vincenzo Efrem Fumagalli-. Su questa iniziativa abbiamo trovato ascolto e sensibilità.
La disponibilità di questo appartamento ha un grande significato, viene restituito alla società un bene che era frutto di attività illecite e per noi quindi la sfida diventa duplice: lavorare per dare un’opportunità a ragazzi diversamente abili e dimostrare di essere dalla parte della società che sa essere solidale, che sa usare in modo positivo un bene in favore delle persone più deboli e svantaggiate”.