Eretica tra le migliori birre dell’anno: Balurdon premiata a Rimini
Concorezzo. Birra Eretica nell’Olimpo delle birre artigianali italiane. E ancora una volta, a stupire la qualificata giuria, è stata la Balurdon, rossa doppio malto ad alta fermentazione e ad alta gradazione alcolica, forse la preferita di Ilario Limonta, istrionico birraio che ha fondato l’azienda brianzola insieme a Luciano Parolini (mastro birraio) e Paolo Piazza. Sabato a Rimini, in occasione della decennale manifestazione promossa da Unionbirrai all’interno della storica fiera internazionale Beer Attaction, la Balurdon si è classificata al secondo posto a livello nazionale nella categoria delle scure ad alta fermentazione di ispirazione belga. Il premio “Birra dell’anno 2016” conferma la qualità dei prodotti che escono dal birrificio che ha radici e cuore concorezzesi e stabilimento nella zona industriale di Ornago. Eretica, che prende il nome dalla eresia medioevale dei Catari che ebbero a Concorezzo il loro epicentro italiano, è davvero una bella storia imprenditoriale: nata quasi per gioco nella cantina di tre amici, sostenuta a pieno ritmo dalle famiglie dei soci (pronte a passare le domeniche a imbottigliare i prodotti manualmente prima del passaggio a una fase tecnologicamente più avanzata), Birra Eretica è cresciuta di anno in anno puntando sulla qualità delle materie prime, sull’amore per i processi produttivi mai lasciati all’improvvisazione e sulla sperimentazione che non tradisce mai il legame con la tradizione. Una storia di passione che spiega questo ennesimo riconoscimento. Prosit!
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Birra artigianale: i numeri del 2015
(ANSA) Un mondo in continua evoluzione e movimento con chiusure che si alternano a nuove aperture con un saldo ogni anno positivo. E’ quello della birra artigianale in Italia e dei suoi spesso microproduttori. Nel 2015 tra birrifici veri e propri, beerfirm e brewpub, si e’ superata la quota dei mille esercizi. Erano 872 nel 2014.
Nei dati di Unionbirrai – che insieme alla Fiera di Rimini organizza Beer Attraction, in questi giorni – i microbirrifici veri e propri (540 censiti di cui pero’ pienamente attivi 494) sono stabilimenti di produzione diretta, le beerfirm (260) sono strutture che non hanno stabilimenti propri, ma che comunque producono birra artigianale presso impianti terzi; infine ci sono i brewpub (circa 200), che sono birrifici con annessi locali di vendita.
Il complesso dei microbirrifici e dei brewpub italiani produce ogni anno 450mila ettolitri di birra artigianale con un fatturato alla produzione dell’ordine dei 20 milioni. I
fatturati variano comunque molto a seconda delle dimensioni dei birrifici. Il 45% di loro realizza meno di 100mila euro all’anno, il 4 tra i 100 e gli 800mila e il 12% oltre questa cifra. Il consumo nazionale di birre artigianali e’ pari al 3% del consumo di birra totale (dato triplicato rispetto al 2012), che nel 2014 e’ stato di 17,5 milioni di ettolitri, per un consumo pro-capite di 30 litri annui a persona (contro una media europea di 80). I consumi sono concentrati soprattutto in estate, con una media di 13,5 litri a testa, tanto che oltre il 10% degli italiani dichiara di bere birra solo in questa stagione.
Nel primo semestre del 2015 il consumo di birra in Italia e’ diminuito del 3%. Meglio sono andate le cose nella seconda meta’ dell’anno, quando il caldo di luglio e agosto, e parte di settembre, ha fatto risalire i consumi del 6,1% rispetto all’estate 2014, caratterizzata da temperature assai piu’ miti.