October 9, 2024
#Cultura

Fermare le corse e renderle immortali: le foto di Roberto Mandelli

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robertomandelli2.jpgConcorezzo. Fermare il tempo. Ci hanno provato in tanti, ci hanno scritto libri e girato film. Qualcuno ha anche sognato di tornare indietro nel tempo. Tempus fugit, dicevano e scrivevano i latini, ovvero il tempo vola. Figuriamoci quando il tempo va di corsa.

Eppure a qualcuno riesce. A Roberto Mandelli, fotografo concorezzese, a cui è stato dedicato un ampio servizio sul periodico Triathlete, rivista ormai trentennale dedicata al mondo della corsa e del triathlon, riesce molto bene. E così la rubrica “Artista dell’immagine” di Silvana Lattanzio è voluta andare dietro a quell’onnipresente obiettivo, scavando il fotografo, ma anche l’uomo, marito e nonno Mandelli. Lui, concorezzese di nascita e di vita dal 1949, la passione l’ha coltivata da sempre, innamorandosi in particolare della fotografia sportiva con i prima calci al pallone del figlio Lorenzo, che decisamente non disdegna l’obiettivo (sue le foto per concorezzo.org di Anteprima Natale 2014). Mandelli, che si è anche cimentato personalmente in maratone e mezze maratone correndo anche a New York e Londra (che fatica la prima volta che provò a correre in paese i primi 4 km!), ora è responsabile della sezione fotografica del magazine on-line Podisti.net

Parlare con lui è un piacere. Perché dopo una vita in fabbrica, la fotografia gli ha aperto un mondo di viaggi e di relazioni straordinarie, senza cambiarlo. Lui, “nato e cresciuto in cascina, al Bagordo“, le foto le fa solo ed esclusivamente per passione, senza stress da competizione o da scatto da copertina. E che soddisfazione essere accreditato tra i reporter ufficiali alla maratona di New York o scambiare “quattro chiacchiere da amico” con i fotografi del Corriere o della Gazzetta dello sport. Spesso le sue foto finiscono anche su un’altra celebre rivista, Runner’s World. Soddisfazioni che convivono con la grande gioia di fare il nonno e il senso genuino della famiglia. Da quando usava come camera oscura per sviluppare le pellicole la cameretta del figlio Lorenzo, di acqua sotto i ponti ne è passata. Anche le attrezzature sono cambiate, non lui: che si tratti di immortalare l’amico Stefano Baldini (campione olimpionico ad Atene nel 2004) o anonimi ma appassionati maratoneti, l’importante è scattare, cogliere il momento, fermare il tempo. Lui lo ferma e, a modo suo, lo tiene in vita. Immortalandolo.

Per vedere molti dei suoi scatti, consigliamo una “sbirciatina” alla sua pagina.

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