December 11, 2024
#Cultura

Festa in piazza per il saluto a don Pino

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festadonpino.jpgConcorezzo. Una serata di saluto e di ringraziamento a don Pino Marelli, finalizzata alla bellezza, alla musica, all’arte e alle parole. Mercoledì, nella chiesa parrocchiale dei santi Cosma e Damiano e in piazza tantissima gente ha voluto abbracciare il parroco che, dopo 9 anni, lascia la comunità per aiutare il cardinale Angelo Scola nella gestione del Giubileo. Tutte le realtà della città e della parrocchia hanno voluto portare un saluto ed un ringraziamento al pastore di Concorezzo. La serata è stata strutturata in tre momenti: saluti iniziali, momento centrale intervallato da musica e parole con la pianista Giulia Rossini che ha suonato “la danza dei compagni di David” di Schumann, le parole dell’attore Andrea Carabelli che ha declamato alcuni brani del “il portico del mistero della seconda virtù” di Charles Pèguy e i saluti finali con un brindisi in piazza.

I rappresentanti dei vari gruppi hanno preso la parola per esprimere i loro ringraziamenti e saluti, in particolare : Corpo bandistico e coro Santa Cecilia, don Ercole Gerosa a nome di tutti i sacerdoti, le suore, i ministranti, i ministri straordinari dell’Eucaristia, catechisti, bambini, gruppi di ascolto, gruppi di cura della chiesa, giovani, segreteria parrocchiale, consiglio affari economici, Unitalsi, gruppo di famiglie, gruppo dei giovani.

Successivamente i ringraziamenti finali da parte di : Caritas, commissione missionaria, azione cattolica, comunione e liberazione, compagnia drammatica concorezzese, ass. La focaccia di Zarepta, archivio storico, OMCC03 squadra di calcio oratorio, tennis Concorezzo, libreria la Ghiringhella, alpini, Memores Domini, protezione civile, centro di solidarietà Lo Spiraglio, ass. commercianti Concorezzo, comuntà educante, il Capannone, cine teatro San Luigi, centro S. Eugenio, una ragazza della comunità, sagrestia, don Stefano Buttinoni.

Alla fine ha preso la parola don Pino: “Non abbandono, ma sono in cammino verso una nuova missione. Non lascio debiti, così come non ne ho trovati. Porto nel cuore il desiderio di proseguire, il veleno non mi appartiene, lo lascio alla stoltezza di altri. Amo il mio oratorio e mi sento amato da tutti. Sono stati anni molto belli e ho cercato di camminare sempre secondo l’insegnamento del Vangelo. Porto nel cuore questa comunità che ricorderò sempre nelle mie preghiere”.

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