October 9, 2024
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Gatto accetta la sfida: canterà per nonna Paolina

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gatto_panceri.jpgConcorezzo. Galeotto fu l’errore di attribuzione della canzone. Ma a una nonnina neocentenaria, ovviamente, tutto è concesso. Da un piccolo sbaglio, potrebbe nascere un grande regalo. Tutto inizia quando, in occasione della festa istituzionale per i 100 anni di nonna Paolina (100 di questi giorni, nonna Paolina), la donna apre il libro dei ricordi e, tra questi, cita la “Canzone di Cuncuress”, riadattamento della celeberrima “Lassa pur ch’el mond el disa (ma Milaàn l’è on gran Milàn)” di Giovanni D’Anzi.

 

Nonna Paolina l’ha attribuita a Gatto Panceri, il sindaco Mauro Capitanio ha spiegato il qui pro quo invitando il celebre cantautore a intonarla ugualmente per i concorezzesi e per la centenaria, e il Gatto, via facebook (vedi le foto sotto), ha accetto di buon cuore. Chissà mai che, dopo la registrazione arcaica custodita dall’archivio storico, se ne possa ascoltare anche una in chiave moderna.

“Anche noi abbiamo la nostra canzone – scrive in un resoconto l’Archivio storico – una canzone che esalta il nostro paese, le sue qualità, parla dei suoi abitanti, delle sue vie, delle sue cascine, dei prodotti della sua terra. La canzone era suonata da un’orchestrina composta da ragazzi di Concorezzo, che circa alla metà del ‘900 suonava nei cortili, nelle osterie, per la strada, nelle feste di nozze e tra gli amici. Gli autori composero questa canzone sulla base di una musica famosa del maestro D’Anzi che abbiamo appena ricordato, ma mettendoci parole diverse, in dialetto, adatte al nostro paese. La cantava un ragazzo molto noto, Mino Gerosa,da poco scomparso . Essa si intitola “Cuncurè l’è un gran paés”. E’ stata subito chiamata da noi “La cansòn da Cuncurès” ed è diventata il simbolo del nostro paese, una specie di inno nel quale tutti i Concorezzesi si riconoscono. Noi siamo riusciti a trovarne una registrazione originale di quel tempo, cantata proprio da Mino Gerosa”.

Ecco alcune strofe

Lassa pur che el mund el disa,

Cuncuress l’è un gran paes.

Dal Brasil fin a la Baia,

gh’è di busch e di grand sces.

Dal Campasc alla Cassineta,

restan fora distacament,

ma la fruta che gh’è a Sanasée,

la gh’è minga a Milan sul verzse.

I tusan da Cuncuress

van in gesa ben cavèss,

vegnan a cà a dü a dü,

 

per paura de burla giù. 

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