I libri di Obama, Putin e Napolitano “vestiti” dalla Legatoria Rigoldi
Concorezzo. Quando l’Italia ha festeggiato i 150 anni dell’unità nazionale, l’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, donò ai capi di Stato di tutto il mondo un volume celebrativo: quel libro, rilegato a mano con tecniche di artigianato artistico che hanno radici secolari, usciva dalle mani di Ruggero Rigoldi, titolare dell’omonima legatoria, che ha sede a Concorezzo in via Oreno. Ieri sera, in occasione dei 60 anni di attività, il Comune (presente l’assessore Antonia Rina Ardemani) ha giustamente messo in vetrina un’esperienza aziendale pressoché unica. Una serata partecipata quella andata in scena nella sala di rappresentanza del Municipio, ricca di cultura. Una storia inziata nel 1956 da Mario Rigoldi, padre dell’attuale titolare. Un’arte imparata dai salesiani e portata avanti con dedizione e cura, come altrimenti non potrebbe essere. Da Oreno a Monza, la Legatoria Rigoldi è arrivata a Concorezzo: un’attività che, nei momenti di boom, contava anche una ventina di dipendenti. Oggi, seppur a ranghi ridotti, il lavoro prosegue e i libri usciti dal laboratorio artigianale di Concorezzo arrivano tra le mani dei presidenti Obama o Putin, in Vaticano e tra le mani dei collezionisti. Libri del valore di svariate migliaia di euro, alcuni con pagine in legno giapponese. Vere e proprie opere d’arte dove, come recitava il titolo dell’evento, alle parole viene dato un vestito, uno scrigno. Ieri sera la sala di rappresentanza del Comune sembrava in alcuni angoli un museo. E non è un caso se il Comune coltiva un ambizioso progetto: inserire la sede della Legatoria Rigoldi nel circuito di Ville Aperte. Certamente una visita che lascerebbe a bocca aperta e con l’arricchimente culturale che esperienze come questa sanno sicuramente portare in dote.
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