2000 abitanti, 100 profughi: la Lega chiede il referendum

prof.jpgCamparada. Siano i cittadini a decidere se il 5% della futura popolazione debba essere imposto a tavolino da ministero dell'Interno e Prefettura. Dopo che un accordo tra privati ha messo a disposizione della cooperativa (il Consorzio Comunità Brianza) che gestisce l'emergenza profughi l'ex convento delle Canossiane, con possibilità di ospitare oltre un centinaio di persone, il clima resta teso nel piccolo Comune brianzolo di duemila anime. Mentre il sindaco ha espresso le sue perplessità in una lettera al ministro Alfano, lunedì sera la Lega Nord ha riempito la sala consiliare con un'assemblea pubblica promossa dal consigliere leghista di minoranza, Fabio Meroni, ex sindaco di Lissone ed ex parlamentare. Presenti l'onorevolo Paolo Grimoldi, il capogruppo in Regione Massimiliano Romeo e il segretario provinciale, Alberto Rivolta. Grimoldi ha ricordato le misure messe in campo a livello europeo da molti Stati per tutelare i confini (Francia, Inghilterra, Ungheria, Svizzera, Austria tra i tanti), mentre Romeo ha evidenziato la scelta del Pirellone di non mettere a disposizione alcun tipo di immobile o struttura regionale. Meroni di fronte alle richieste dei residenti che chiedevano azioni concrete e decise, ha illustrato la sua proposta: convocare con la raccolta di 350 firme un referendum cittadino per dare la parola ai residenti sul possibile acquisto dell'immobile (valore 1,5 milioni di euro) in modo che sia la comunità a sceglierne la destinazione. tra le ipotesi una residenza per anziani con uno spazio dedicato alla scuola materna, servizio non presente in paese. Operazione da finanziare in parte con un mutuo da accendere nel 2017 quando la normativa nazionale sbloccherà alcune risorse, in parte con il concorso di privati. Sulla destinazione socio-sanitaria si sta interessando anche il capogruppo Romeo in Regione. I residenti hanno in particolare richiesto misure di garanzia in termini di sicurezza e di controllo permanente dello stabile, qualora la struttura diventasse operativa come si ventila ormai da settimane. 

Meroni ha letto anche una intervista del presidente del Consorzio Comunità Brianza in cui si parlava di piccole centri di integrazione e accoglienza per i richiedenti asilo: un modello abitativo in forte contrasto con l'ipotesi di piazzare un centinaio di profughi nel Comune più piccolo della Brianza, con un impatto sociale non trascurabile.

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