Allarme CamCom: 600mila lavoratori a rischio di tredicesima

Monza. Natale e bilancio di fine anno difficili per le imprese lombarde, che rischiano di non riuscire a pagare regolarmente le tredicesime ai dipendenti. A rischio il bonus di fine anno per più di 600mila lavoratori lombardi. C’è chi potrà pagare solo lo stipendio di dicembre (8,6%), chi né la mensilità né il bonus di fine anno e il 14,4% che chiude il 2013 con arretrati da pagare, compreso dicembre e la tredicesima. Difficoltà maggiori nel settore delle costruzioni con quasi 1 impresa su 2 che avrà problemi con i pagamenti, tra stipendi e tredicesima, meglio nel settore dell’industria (il 75,5% prevede pagamenti regolari), del commercio (68,3%) e dei servizi (67,5%). Le priorità per le imprese lombarde sono chiare. L’intervento più richiesto è la riduzione dell’IVA (la chiede il 36,5% degli imprenditori, in particolare il 43,3% nel settore costruzioni) per far ripartire i consumi, in secondo luogo abolire l’IMU sugli immobili di impresa (18,4%) e detassare le tredicesime (16,5%). Emerge da una stima e dalla indagine “Le imprese lombarde e le aspettative per il 2014” realizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza che ha coinvolto circa 700 imprese lombarde. “Occorre mettere le imprese nelle condizioni di sostenere la ripresa perché le aziende devono fare i conti con un livello di tassazione e con una burocrazia non più sopportabile, oltre ad incontrare difficoltà nell’accedere al credito per effettuare nuovi investimenti – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – È necessario quindi abbassare il più possibile il cuneo fiscale per incrementare il reddito disponibile delle famiglie, per creare nuovi posti di lavoro e quindi far ripartire il mercato interno.”
Nelle province lombarde A Milano solo 1 impresa su 4 incontrerà difficoltà nei pagamenti di fine anno tra stipendi e tredicesime. Al Governo gli imprenditori della Brianza chiedono la riduzione dell’Iva (37,6%), a Milano meno tasse sulla tredicesima (20,4%), a Como e a Varese l’abolizione dell’IMU sugli immobili d’impresa (25,9%). Emerge dalla indagine “Le imprese lombarde e le aspettative per il 2014” realizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza che ha coinvolto circa 700 imprese lombarde.