Monza. Sul biglietto da visita, stampato a malomodo su un foglio di carta, c’è tutto: nome, cognome, codice fiscale, orari per il contatto, telefono e un indirizzo di Milano. Si presenta così il truffatore che, la scorsa settimana, ha cercato di mettere a segno un raggiro da 1400 euro in una nota pasticceria cittadina, in zona Buonarroti. L’uomo, sulla settantina, si è presentato di persona chiedendo che gli venissero confezionati un discreto quantitativo di dolci artigianali. Quindi ha lasciato i suoi dati e cordialmente ha salutato. Quando l’ordine era pronto, la pasticceria lo ha chiamato per il ritiro e in quel momento è iniziata la recita. Prima il truffatore ha accampato delle scuse dicendo che non avrebbe ritardato il ritiro. Quindi, per fornire delle garanzie, ha chiesto che la merce gli venisse consegnata presso la sede di un partito politico (sic!) e che poi sarebbe passato a pagare. Solo in quel momento a uno dei dipendenti è venuto in mente che, circa dieci anni prima, era accaduto un episodio analogo e… il protagonista era incredibilmente lo stesso: nell’altra occasione si era trattato di un ingente numero di panettoni e la truffa era andata in scena più o meno nella stessa maniera. Il fatto è che il truffatore non ha preso di mira solo la pasticceria monzese, ma avrebbe recitato il copione anche ai danni di altre attività. Concorezzo.org dopo averlo parzialmente coperto pubblica il biglietto da visita che il truffatore lascia nei negozi e nelle attività artigianali in Brianza: fate attezione!