Brianzolo e “socio” albanese beccati con 8 quintali di droga

Monza. Dietro la facciata del distinto imprenditore nel settore dei mobili, si nascondeva a quanto sembra, un uomo ben addentro al mercato degli stupefacenti. Quasi 8 quintali di stupefacenti, tra marijuana e hashish, divisi in balle, panetti e buste della spazzatura, sono stati sequestrati questa notte grazie a un blitz dei Carabinieri di Ravenna nelle campagne di Russi, per un valore di circa 8 milioni di euro. I militari sono riusciti a risalire a quella che di fatto sarebbe stata una porcilaia, di proprietà di un imprenditore brianzolo di circa 70 anni, artigiano nel settore del mobiile, a seguito di una lunga indagine partita diverse settimane fa. Il settantenne era infatti stato fermato durante una delle sue trasferte tra la Brianza e Ravenna, probabilmente i carabinieri lo aspettavano al varco. Percorrendo a ritroso la laterale da cui si era immesso, i militari sono poi risaliti al magazzino di stoccaggio della droga, preso in affitto dall’albanese, che ha alle spalle precedenti di polizia in materia di stupefacenti. All’interno c’erano 6 quintali di marijuana e 128 kg di hashish. Al momento gli inquirenti stanno cercando di ricostruire i canali di approvvigionamento della droga, verosimilmente proveniente dai Balcani, e soprattutto la destinazione; il quantitativo lascia infatti ipotizzare che l’albanese ricoprisse un ruolo rilevante nella catena del traffico di stupefacenti. Tutti i fatti e le accuse passeranno ora al vaglio del tribunale se e quando i due andranno a processo.