Il Monza cede alla Juve Under 23
MONZA-JUVENTUS UNDER 23 1-2
Episodio dubbio in area? È sempre a favore della Juventus. Anche l‘arbitro Carrione di Castellammare di Stabia si è adeguato all‘adagio concedendone due nel giro di pochi minuti all‘Under 23 bianconera e non assegnandone uno al Monza nel finale di gara. E così, complici qualche errore tecnico da parte di alcuni giocatori biancorossi e i soliti errori tattici da parte dell‘allenatore Cristian Brocchi, si è registrata la seconda sconfitta in campionato della capolista brianzola, anche questa maturata tra le mura amiche dello stadio Brianteo. Dopo 19 gare utili consecutive, seguite allo 0-2 contro la Robur Siena, il Monza è caduto, ma se non si è fatto troppo male per quanto riguarda la classifica, dato che se anche il Renate vincesse il posticipo a Carrara ci sarebbero comunque 14 punti di differenza a 12 partite dal termine, la botta si è fatta sentire sotto il profilo psicologico, quantomeno nella testa del tecnico milanese, resosi protagonista al triplice fischio di una sceneggiata contro alcuni tifosi della tribuna. Se da una parte è paradossale contestare un allenatore che perde solo 2 partite su 26 è anche vero che può diventare irritante anche per il più mite dei supporters perseguire con atteggiamenti tattici scomposti (in particolare sui calci da fermo offensivi, dove manca solo che vada a colpire di testa anche il portiere) e con cambi cervellotici, come quelli di Sampirisi (reduce da un lungo infortunio) per l‘ottimo Lepore (che infatti non si è tirato indietro a dirgliene quattro a Brocchi al momento della sostituzione) e di Rigoni per un positivo e a occhio niente affatto stanco Morosini, senza contare il continuo “turnover” nell’“undici” iniziale.
Se da una parte il Monza ha fatto registrare per la prima volta in questo campionato 2 match consecutivi senza vittorie, dall‘altra la Juventus Under 23 ha risollevato un ruolino di marcia che l‘aveva vista trionfare solo 1 volta nelle ultime 13 uscite. Mercoledì scorso, però, si era tolta la soddisfazione di qualificarsi per la finale della Coppa Italia Serie C, dove affronterà la Ternana. Il gruppo guidato da Fabio Pecchia è chiaramente cresciuto dalla gara di andata, quando aveva perso 4-1, mostrando più accortezza tattica ed esperienza insolita per ragazzi così giovani, seppur con qualche innesto più navigato come l‘ex biancorosso Marchi. L‘attaccante scambiato col portoghese Mota, entrato in campo a metà gara, ha fatto a pezzi l‘ex Nazionale Paletta, procurandosi nell‘uno contro uno 2 rigori e realizzandoli entrambi. Forse un po‘ di riposo farebbe bene all‘italoargentino, ma finché Bellusci non recupera dall‘infortunio è difficile che Brocchi vi rinunci.
Il fumantino tecnico del Monza ha oggi cambiato 4 pedine rispetto al match pareggiato domenica scorsa a Siena: hanno giocato Fossati per Rigoni, Morosini per D’Errico, Finotto per Gliozzi e Machìn per Iocolano: per il Nazionale della Guinea Equatoriale, arrivato a gennaio in prestito dal Pescara, si è trattato dell’esordio da titolare, ma ha deluso le aspettative, soprattutto a livello agonistico.
Un suo guizzo è stato comunque una delle occasioni più nitide del primo tempo: il portiere Loria gli ha detto di no in due tempi. Prima di lui anche Lepore si era visto respingere dall’estremo difensore bianconero una bomba da 25 metri. Nel mezzo Lamanna aveva imitato il collega respingendo un sinistro in diagonale di Zanimacchia, centrocampista di Nova Milanese. Dopo un gol mangiato da Anastasio al termine di una pregevole azione personale, il Monza è passato in vantaggio: Morosini ha battuto una punizione nel mucchio dove Mota ha colpito di tacco per Finotto che di piatto ha infilato l’angolino. Gli ospiti non si sono scomposti e, a parte un altro gol mangiato dal Monza con Morosini, sono loro a essersi fatti pericolosi con Muratore e Zanimacchia, con Lamanna sugli scudi.
La ripresa è iniziata con un incrocio dei pali centrato da Anastasio. Poi Brocchi ha effettuato alcuni cambi poco comprensibili sull’1-0 e la Juventus ne ha approfittato per affondare i colpi. E ha ribaltato il punteggio grazie a due rigori. In entrambi i casi i protagonisti sono stati Paletta, Marchi e Carrione. Prima Paletta, scavalcato da Marchi, si è buttato a terra e probabilmente ha toccato il pallone con la mano, sicuramente per l’arbitro che ha decretato il penalty che lo stesso ex biancorosso ha trasformato. Poi Paletta ha messo la gamba a contrastare un’incursione di Marchi, che si è lasciato andare come fulminato e di nuovo l’arbitro non ha avuto dubbi a indicare il dischetto dal quale nuovamente l’attaccante umbro ha battuto Lamanna. La reazione del Monza ha avuto come picco due occasioni fallite da Mosti e Fossati. Nel finale c’è stato pure il fallo di mano di Coccolo nella propria area ma l’arbitro da quella parte non ha la vista lunga o forse c’era un banco di nebbia…
Per Pecchia “la vittoria è un risultato che ci premia al termine di una partita molto bella, molto aperta. Il Monza avrebbe meritato il pareggio. È una squadra che l’anno prossimo lotterà nei piani alti in Serie B. Perché Marchi non ha giocato dall’inizio? Aveva fatto 120’ tra tempi regolamentari e supplementari mercoledì in coppa e dovevo gestire le sue risorse. È un giocatore che dà qualità, sicurezza, esperienza”.
Brocchi non ha dato la colpa a sé stesso o all’arbitro ma ai suoi giocatori: “Abbiamo avuto un paio di occasioni buone per raddoppiare, ma dopo un buonissimo primo tempo siamo stati troppo leziosi, mancando di aggressività. Non si deve pensare che si possa ottenere il massimo risultato col minimo sforzo. Loro hanno ottenuto due rigori dubbi, mentre per quanto riguarda quello non dato a noi era chiaramente rigore, ma in Serie C non c’è la VAR… Machìn? E ancora indietro. Ha qualità importanti ma deve migliorare l’intesa coi compagni. Se rimpiango Marchi? Assolutamente no. Il quinto cambio doveva essere nel reparto offensivo ma l’infortunio a D’Errico, che probabilmente si è procurato una distorsione, ha fatto cambiare i piani. Il battibecco a fine partita coi tifosi della tribuna? Come sempre hanno dato la colpa a me della mancata vittoria, ma non c’è problema. I tifosi veri sono quelli in curva. In tribuna ci sono i soliti 20 che aspettano le nostre sconfitte per contestare. Se siamo dove siamo in classifica qualche merito ce l’ho anch’io, ma soprattutto ce l’hanno i giocatori e i tifosi della curva”.
La prossima partita del Monza, ancora in casa con l‘Arezzo, è stata anticipata da domenica alle ore 15 a sabato alle 17.30.
Foto Buzzi