Made in China e contraffazioni: in Brianza sequestrati 26 milioni di articoli
Monza. Dalla tutela del mercato alla sicurezza dei prodotti, dalla verifica dei requisiti previsti dal Codice del Consumo ai controlli dell’Ufficio Metrico. Sono gli strumenti a tutela del consumatore e per la regolazione del mercato la cui competenza è attribuita alla Camera di commercio.
In particolare, in collaborazione con la Guardia di Finanza, in Brianza dal 2013 ad oggi, tra contraffazione di marchi e violazione delle norme di sicurezza dei prodotti, sono statisequestrati oltre 26 milioni di articoli non a norma.
Si tratta più che altro di apparecchi elettrici per l’illuminazione(1,7 milioni), componenti ed accessori per l’informatica, prodotti per la casa, giocattoli, bigiotteria, cosmetici.
E ammonta a 100.000 euro il totale delle sanzioni amministrativeapplicate dalla Camera di commercio di Monza e Brianza a tutela del consumatore e del mercato nel 2013. Solo il mancato rispetto del Codice del Consumo per il settore che raggruppa bigiotteria, decorazioni natalizie, cosmetici e prodotti per la casa e per la persona è “costato” ai trasgressori 24.000 euro, nel settore divendita e produzione di giocattoli le sanzioni sono arrivate a 32mila euro, e in quello dei prodotti elettrici hanno toccato i 40mila euro. Inoltre la Camera di commercio di Monza e Brianza,attraverso l‘Ufficio Metrico, ha effettuato, nel corso del 2013, 30 vigilanze e 269 verifiche su più di 40.000 strumenti “metrici” pergarantire corretto il funzionamento nelle transazioni commerciali, nel rispetto della tutela del consumatore.
Sul totale degli accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza, trasmessi poi all’Ufficio Regolazione del mercato della Camera di commercio di Monza e Brianza, il 90% dei titolari delle imprese accertate è di nazionalità cinese.
Sono alcuni dei dati emersi in occasione dell’incontro “Camera di commercio e Guardia di Finanza insieme a servizio della legalità”, che si è tenuto oggi in Camera di commercio di Monza e Brianza alla presenza di Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza e il Colonnello Mario Salerno Comandante Gruppo Monza Guardia Finanza.
“La sicurezza dei prodotti, la legalità, la trasparenza, la corretta concorrenza, la tutela del consumatore, il rispetto della dignità del lavoro nel fare impresa devono riguardare tutti i settori e tutte le realtà imprenditoriali. Coloro che cercano scorciatoie inquinano il mercato e rappresentano un vero e proprio “cancro”– ha dichiarato Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – Come Camera di commercio, insieme alle altre istituzioni, abbiamo il dovere di garantire le imprese che lavorano bene e coltivare il terreno in cui possa crescere l’impresa sana che rispetta le regole.”
Il Codice del Consumo individua i requisiti che i beni offerti in vendita devono possedere per garantire l’incolumità del consumatore. In assenza di etichette con l’indicazione della provenienza e dei canali di produzione e di importazione o inmancanza di informazioni sulla composizione dei materiali contenuti nei prodotti, scattano sanzioni e sequestri. Ai trasgressori è offerta la possibilità, in taluni casi, dopo aver pagato la sanzione pecuniaria, di poter regolarizzare i prodotti, facendoli certificare ed etichettare per conformarli agli standard europei. In caso contrario, con provvedimento della Camera di Commercio, viene disposta la confisca e distruzione della merce, con spese a carico delle aziende/esercenti nei cui confronti è stato operato il sequestro.
La collaborazione tra Camere di commercio e forze dell’Ordine inoltre avviene anche con il Registro Imprese, unica anagrafe telematica delle attività imprenditoriali al mondo, accessibile ovunque e in tempo reale, anche al servizio della legalità. Per contrastare la criminalità, più di 80.000 utenze tra Forze dell’Ordine, Ministero degli Interni, Ministero della Giustizia e Ministero della Difesa si collegano in rete al Registro telematico, che traccia tutti i dati delle attività imprenditoriali, raccontando la storia, registrando la nascita e descrivendo ogni trasformazione delle 6 milioni di imprese iscritte nel Registro Imprese in Italia.