Enpa si coccola Brembo, orfano della mamma

Monza. Salvare una pecora trovata vagante significa, quasi sempre, salvarla dalla macellazione clandestina. 

Nel caso di Fortunata, arrivata il 2 agosto al rifugio di Monza, gestito da ENPA, la soddisfazione è stata doppia, perché quella rotondità sospetta dell’addome nascondeva una piccola creatura. Il 7 settembre, infatti, è nato il suo agnellino, chiamato Brembo  a ricordare le origini orobiche della razza (la mamma è una pecora gigante bergamasca).
Poteva sembrare un bellissimo lieto fine, perché per mesi, inseriti nel nostro gregge di pecore, mamma e piccolo hanno formato un tenerissimo quadretto famigliare che era una gioia per operatori e volontari.
La salute di mamma Fortunata peggiora 
Quel nome che le avevamo dato a ricordare il suo miracoloso e rocambolesco salvataggio adesso sembra stridere con il suo destino: Fortunata, purtroppo, dopo il parto del piccolo, ha iniziato a mostrare i sintomi di un'inarrestabile declino fisico. 
A nulla sono valsi i ripetuti esami veterinari a cui è stata sottoposta né le cure amorevoli e attente prestate dalle operatrici e volontarie ENPA del settore erbivori. Alcuni giorni fa le sue condizioni sono precipitate tanto da richiedere la decisione, pur sofferta, di addormentarla per sempre.
È stata dura accettare la sua scomparsa, ma ora c’è da pensare al suo piccolino rimasto orfano, a cui sicuramente non mancheranno le amorevoli cure e le attenzioni di tutti.

 

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